Il cambiamento climatico in Italia
L’Italia sta vivendo una svolta nel proprio scenario climatico. Dopo un periodo invernale caratterizzato da temperature miti e un clima stabile, si prevede l’arrivo di una serie di perturbazioni di origine atlantica. Questo fenomeno, insolitamente attivo e dinamico, introdurrà una fase di instabilità che si protrarrà per un periodo prolungato, riportando il Paese a condizioni climatiche più consone alla stagione invernale.
Pioggia (molto benefica) in arrivo
Le prime avvisaglie di questo cambiamento si faranno sentire già all’inizio della settimana: lunedì 19 e martedì 20 sono state giornate con alcune nubi e qualche pioggerella in talune regioni. Tuttavia, è a partire da giovedì 22 febbraio che il meteo diventerà particolarmente turbolento. Una successione di fronti perturbati, sostenuti da correnti fredde provenienti dalla Groenlandia, si alterneranno senza sosta, portando con sé piogge, venti forti e un sensibile abbassamento delle temperature. Insomma, l’atmosfera si fa davvero instabile!
Maltempo su tutta Italia
Le precipitazioni, risultato dell’attività di queste perturbazioni, colpiranno vaste aree della penisola. Si prevedono piogge estese che interesseranno sia il nord che il centro e il sud dell’Italia. Questo aumento delle precipitazioni sarà un segnale evidente del cambiamento in corso, un ritorno a un clima decisamente più umido e invernale.
Effetti sul territorio
Quanta neve!
L’aspetto più spettacolare di questo cambio di rotta sarà visibile sulle montagne, dove si attendono abbondanti nevicate. Le Alpi e l’Appennino saranno le aree più colpite, con significativi accumuli di neve. Queste condizioni non solo miglioreranno l’aspetto delle nostre montagne, ma offriranno anche nuove opportunità per gli amanti degli sport invernali.
Concludiamo l’Inverno con molte precipitazioni
In conclusione, l’ultima settimana di febbraio segna un punto di svolta per l’inverno 2024. Le condizioni meteo, dominate dalle perturbazioni atlantiche, ci accompagneranno verso un finale di mese decisamente più freddo e perturbato, richiamando l’attenzione su un inverno che, in ritardo, ci fa vedere di cosa è capace.