La previsione del tempo per la seconda metà di marzo è avvolta in un velo di incertezza. Nonostante l’osservazione dei vari modelli previsionali, non è possibile delineare con chiarezza le condizioni meteo climatiche che ci attendono. Si parte da un presupposto: l’Anticiclone. Questo fenomeno atmosferico porterà sicuramente un miglioramento del tempo, ma non sarà così stabile come potrebbe sembrare. Il fulcro dell’Anticiclone sarà posizionato verso la Penisola Iberica, il che potrebbe portare qualche insidia sotto forma di impulso instabile oceanico.
La domanda che tutti si pongono è se l’Anticiclone riuscirà a imporsi con più decisione nel corso della prossima settimana. Alcuni sostengono che ci sarà un nuovo e incisivo cambiamento, innescato da un affondo depressionario oceanico, con effetti che potrebbero essere più intensi di quanto osservato finora. Questa ipotesi oceanica è presa seriamente in considerazione dai più autorevoli centri di calcolo internazionali, ma c’è chi vede l’affondo sulla Penisola Iberica, con conseguente rinforzo del promontorio anticiclonico subtropicale sulle nostre teste, e chi invece vede l’affondo colpirci direttamente.
Al momento, non è possibile sciogliere la prognosi, l’incertezza regna sovrana anche perché due tra i più importanti modelli previsionali negli ultimi giorni si sono rimbalzati la palla. Quando si ha a che fare con questa incertezza è inutile fasciarsi la testa, occorre semplicemente avere pazienza e aspettare che siano gli stessi modelli a darci una risposta. La risposta arriverà, tranquilli, dal canto nostro crediamo che sia più probabile l’ipotesi maltempo ma quando si ha a che fare con l’Anticiclone Africano si sa, nulla è scontato.
Comunque, la speranza è sempre quella di scongiurare la persistenza barica perché siamo in Primavera e la Primavera è stagione dinamica per antonomasia. Speriamo quindi in un po’ di normalità stagionale, punto e basta.