La preoccupazione che accompagna ogni evento atmosferico violento è ormai una costante nella vita di molti abitanti. Non stiamo parlando di un film di fantascienza, ma della cruda realtà che ci troviamo a vivere ogni giorno. L’inondazione che ha devastato il Piemonte e la Valle d’Aosta ha causato danni enormi, stimabili in centinaia di migliaia di euro. Questo ha intensificato la paura dei temporali, trasformandola in un autentico incubo. È una reazione umana e non possiamo condannare chi la sperimenta.
Veri e propri giganti
Non stiamo più parlando di semplici temporali come quelli di un tempo. È fondamentale sottolineare che tali eventi meteo sono sempre esistiti, anche in periodi in cui il riscaldamento globale non era un argomento di dibattito. Tuttavia, ciò che è mutato in modo drastico è la frequenza con cui si manifestano. Se in passato questi fenomeni erano sporadici e si verificavano solo dopo lunghi periodi di caldo intenso, oggi si presentano con una regolarità preoccupante.
Casi recenti
Il 11 e 12 Giugno ci sono state grandinate in Lombardia e Veneto. L’inondazione distruttiva e fuori stagione che ha colpito l’Emilia Romagna è un altro caso recente di fenomeno meteo estremo. Inoltre, un’altra ondata alluvionale ha investito la Valle d’Aosta, compromettendo totalmente la stagione turistica.
Nel Piemonte, nella provincia di Torino, la grandine ha raggiunto dimensioni straordinarie, fino a 10 cm. Questi eventi meteo sono estremi e la loro frequenza è incredibilmente allarmante. Una cosa è avere questi eventi distribuiti in quattro mesi in tutta Italia, un’altra è averli concentrati in tre regioni nell’arco di due settimane.
Il futuro che ci aspetta
Non è realistico sperare in un ritorno alle condizioni meteo di un tempo. La costante assenza dell’Anticiclone delle Azzorre rende il quadro meteorologico decisamente cupo. L’alternanza tra masse d’aria tropicale, caratterizzate da temperature e umidità estremamente elevate, e l’arrivo di cicloni d’aria fresca di origine nord-atlantica rappresenta una combinazione particolarmente pericolosa. Ne abbiamo già avuto esempi e, sfortunatamente, ne avremo ulteriori nelle prossime settimane.
Nel Nord Italia, i fenomeni meteo estremi si manifestano con violenza, mettendo a dura prova la capacità di adattamento delle comunità locali. Nel Centro, le variazioni meteo portano a una maggiore frequenza di siccità alternata a piogge torrenziali, con conseguenti problemi per l’agricoltura e l’approvvigionamento idrico.