Una tempesta geomagnetica di grande intensità è prevista nelle ore a venire, generata da una sequenza di eiezioni di massa coronale provenienti dal nostro astro re. Durante il fine settimana appena trascorso, si è osservato un incremento dell’attività solare, con numerose eruzioni in varie zone della superficie solare.
Questi flussi di materia solare, una volta raggiunto lo spazio circostante la Terra, generano tempeste geomagnetiche di intensità variabile. Queste tempeste vengono classificate in base all’indice Kp o, in alternativa, alla scala G. Si prevede che nelle prossime 48-72 ore le condizioni di tempesta geomagnetica potrebbero variare tra moderate (G2) e forti (G3).
Il 30 luglio, in particolare, si prevede una tempesta geomagnetica di categoria G3, generata da una eiezione di massa coronale di tipo cannibale. Questo fenomeno potrebbe causare significative variazioni geomagnetiche almeno fino al giorno successivo, il 31 luglio. Questi eventi potrebbero portare alla comparsa di aurore polari visibili in alcune parti del mondo, oltre a possibili interruzioni intermittenti nella navigazione satellitare e nelle comunicazioni radio a bassa frequenza, e potrebbero richiedere interventi di correzione sui sistemi elettrici.
L’indice Kp, utilizzato per quantificare l’attività geomagnetica, si basa su misurazioni effettuate ogni tre ore da magnetometri dislocati in tutto il mondo. Questo indice è un indicatore quasi-logaritmico locale che stima l’attività geomagnetica in un dato luogo e momento, basandosi sulla variazione giornaliera in un giorno tranquillo.
La NOAA ha stabilito una scala per quantificare l’intensità e gli effetti delle tempeste geomagnetiche, che va da G1 a G5, a seconda dei valori raggiunti dall’indice Kp. Questa scala indica anche la frequenza media con cui tali eventi si verificano in ogni ciclo solare.
L’arrivo di queste eiezioni di massa coronale potrebbe non solo regalare lo spettacolo delle aurore, ma anche causare disagi tecnologici. La tempesta del 30 luglio, pur non essendo la più potente nella storia delle tempeste solari, promette di essere significativa e potrebbe lasciare una traccia luminosa nel cielo notturno e causare alcune interruzioni nelle tecnologie di cui ci affidiamo quotidianamente.