Analisi del meteo: luglio tra caldo africano e temporali
Il meteo di questo inizio luglio ci presenta uno scenario di transizione, con un flusso oceanico che sembra ancora dominare l’Europa centrale e parzialmente il Nord Italia, portando con sé temporali e piogge frequenti. Questa situazione sta mitigando l’intensità delle ondate di calore, che però, dirette verso i Balcani e la Grecia, stanno interessando le regioni meridionali, in particolare la Sicilia e la Sardegna. Un’influenza notevole si nota anche in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Previsioni meteo: aumento delle temperature e temporali in arrivo
Stiamo per assistere a un peggioramento del meteo sul Nord-Ovest e le regioni alpine, con temporali particolarmente intensi e possibili grandinate, soprattutto sul Nord-Ovest italiano. Nel frattempo, masse d’aria molto calda stanno risalendo verso nord, preannunciando un sensibile aumento delle temperature nella prossima settimana, con un’anteprima già in questo weekend. Il caldo sarà particolarmente intenso al Sud Italia, in Sardegna e Sicilia, con temperature che in alcune località supereranno i 35 °C, raggiungendo in alcuni casi anche i 40 °C. È probabile anche il ritorno del pulviscolo del Sahara nei cieli italiani. Il Nord Italia, invece, potrebbe vedere il transito di un ulteriore impulso temporalesco verso la fine della prossima settimana, che allontanerà il gran caldo persistente altrove. Si prevede un cambiamento significativo del meteo, che analizzeremo ora nel dettaglio.
Prospettive meteo: ondata di calore africano in arrivo
Dopo metà luglio potrebbe iniziare una nuova fase meteo, che si concretizzerà soprattutto alla fine del mese, per raggiungere il suo apice nella prima decade di agosto. Ci aspetta una potente ondata di calore. L’estate 2024 difficilmente ne sarà immune, nonostante qualche speranza per il Nord Italia, in particolare la parte occidentale. Ma nel resto del Paese sembra destinata a prevalere una anomala ondata di calore africano.
Nel 2017, luglio alternava ondate di caldo moderate a periodi di fresco, con addirittura il ritorno della neve sulle Alpi e sulle cime appenniniche. Ma alla fine del mese si verificò un’escalation di calore, come accaduto in altri anni. In quel periodo, le correnti oceaniche tendono a perdere forza, a favore dell’espansione dell’alta pressione africana. Da decenni, infatti, non si verifica una stagione estiva con l’alta pressione delle Azzorre, che per lunghi periodi, forse per alcuni secoli, ha caratterizzato le nostre estati.
Il ruolo dell’alta pressione delle Azzorre
L’alta pressione delle Azzorre è un anticiclone che dovrebbe stazionare durante la stagione estiva sulla parte centro-occidentale del Mediterraneo e garantire un lungo periodo di bel tempo con temperature non eccessivamente elevate. Inoltre, il flusso oceanico dovrebbe, come sta succedendo in questi mesi, transitare sull’Europa centrale e toccare il Nord Italia. Questo dovrebbe contenere le ondate di calore che invece si formano sul Nordafrica, e che in genere poi andavano a interessare il settore orientale del Mediterraneo. Ma da circa vent’anni qualcosa è cambiato, abbiamo visto un progressivo innalzamento del flusso oceanico a fronte di un elevarsi verso nord di quelli che sono chiamati anticicloni africani e che hanno determinato numerose estati caldissime, con temperature che sono andate a raggiungere valori veramente folli.
Previsioni meteo: calura estrema in arrivo
La novità è che potrebbe materializzarsi una fase di calura estrema dopo metà mese, avvalorata dalla riduzione stagionale di forza delle correnti oceaniche che già in questo periodo transitano diffusamente a nord delle Alpi, e che solo temporaneamente si spingono a sud come succede spesso durante la stagione estiva.
Però, come detto prima, l’alta pressione africana dovrebbe iniziare a rinforzarsi ulteriormente, e già lo stiamo osservando, così come anche aumentare il gran caldo nell’amplissimo deserto del Sahara e questo andrebbe a discapito di tutta la fascia mediterranea, con invasione ricorrente e massiccia di aria rovente. Ed ecco che quindi l’Italia potrebbe essere protagonista di una o più feroci ondate di calore che non solo andrebbero a manifestarsi a luglio, ma anche ad agosto. Al momento attendiamo conferma di questo tipo di previsioni, abbiamo continui riferimenti a onde di calore che si spingono su parte della Sardegna, il centro-Sud Italia, la Sicilia, per poi raggiungere picchi massimi al Sud Italia. Attualmente fa molto caldo in Spagna, dove sono stati toccati 42 °C. Sono temperature che comunque non destano allarmismo, in quanto ogni anno vengono raggiunte.
Il meteo e le ondate di calore: l’Italia è vulnerabile
Ricordiamo che l’Europa mediterranea e l’Italia sono estremamente vulnerabili alle ondate di calore essendo estremamente vicine all’Africa, e con l’assenza dell’anticiclone delle Azzorre che mitigava le stagioni estive, non rimane altro che augurarsi il più possibile la durata di un flusso oceanico basso, per contrastare l’espandersi verso nord dell’anticiclone africano.
Ma in genere nella seconda parte di luglio, come abbiamo detto prima, queste correnti perdono forza e a quel punto avviene l’espansione galoppante di masse d’aria africana verso l’Italia, con temperature molto, molto elevate. E considerando che molte lande del nostro pianeta, compreso l’emisfero Nord, hanno visto temperature record e prolungate ondate di calore, il rischio che queste possano interessare l’Italia è da considerare.
Abbiamo preso in considerazione il culmine dell’estate 2017, dove proprio dopo la metà di luglio, ma in specie nell’ultima parte del mese e nella prima decade di agosto, si vide un’ondata di calore di proporzioni gigantesche, con temperature che in Italia andarono a raggiungere i 45 °C in alcune aree.
Ebbene, rispetto al 2017 abbiamo un Oceano Atlantico delle coste europee più freddo della media perché per molto tempo abbiamo avuto correnti oceaniche e venti da nord. E allora ecco che probabilmente nel coincidere delle fasi di gran caldo, alcune gocce d’aria fredda potrebbero riversarsi verso la regione alpina e forse anche più a sud, e innescare temporali forse anche catastrofici sulle regioni settentrionali, soprattutto nelle aree alpine, prealpine e nella Valle padana, con grandinate e temporali come quelli che abbiamo visto lo scorso anno, alla fine di luglio, quando si ebbe un’escalation da record di eventi meteo estremi con danni diffusi.
Previsioni meteo: fase di caldo acuto in arrivo
Al momento siamo nella fase ipotetica, attendiamo di osservare meglio con i modelli matematici a più breve termine l’evolversi della situazione, ma la via verso una fase di caldo particolarmente acuta è da considerare.
Quel che il meteo del passato ci insegna è che ondate di calore di eccezionale violenza si possono verificare per tutto il mese di agosto. Abbiamo visto sempre con maggior frequenza ondate di calore anche dopo Ferragosto. Questo succede sempre più frequentemente dal 2000. Osserviamo anche il mese di settembre con frequenti condizioni atmosferiche estive che si propagano fino a parte di ottobre. Il clima è cambiato, e quindi tutto quello che succedeva in passato, oggi si manifesta diversamente, con eventi meteo che cambiano rispetto all’anno precedente.