Il meteo e l’alta pressione subtropicale: un’analisi
Il fenomeno noto come anticiclone africano o nordafricano, è in realtà un’alta pressione subtropicale. Questa terminologia semplificata viene utilizzata per facilitare la comprensione delle complesse dinamiche atmosferiche al grande pubblico.
Quando si verifica un’alta pressione atmosferica in quota, si ha un effetto di compressione dell’aria nei bassi strati dell’atmosfera, causando un surriscaldamento eccessivo. Questo fenomeno è noto come DOME. In queste condizioni, in paesi come l’Italia, la Spagna e la Grecia, e anche più a nord, si possono raggiungere temperature paragonabili a quelle dell’entroterra nordafricano, nonostante la loro posizione geografica molto più a nord.
Recentemente, sono stati registrati valori di oltre 50 °C in alcune regioni vicine al Mediterraneo nordafricano, un valore estremamente alto. Queste temperature possono causare gravi problemi di salute, fino a condizioni critiche che possono portare alla morte. Anche molti animali sono sensibili a queste temperature. Ad esempio, l’onda di calore degli ultimi giorni ha causato la morte di decine di migliaia di uccelli in California e Arizona, dove sono stati registrati valori superiori a 50 °C.
Il meteo in Italia: un’analisi delle temperature estreme
Da tempo si discute del rischio di picchi di temperatura di 50 °C in alcune località italiane. Questo valore è molto elevato, molto superiore a 40 °C, e infinitamente superiore ai 35 °C, che sono ormai una temperatura comune nelle pianure italiane. Il rischio di 50 °C in Italia è dovuto a vari fattori, tra cui la conformazione geografica: alcune località di Sardegna e Sicilia sembrano essere particolarmente esposte a tali estremi. Infatti, in Sicilia orientale qualche anno fa è stato registrato e convalidato dal WMO un valore di quasi 49 °C.
Il 24 luglio 2023 è stata una giornata storica in Sardegna. Il termometro sulla pista dell’aeroporto di Olbia quel giorno registrava una temperatura di 47 °C, una condizione meteo così eccezionale da impedire l’atterraggio di diversi aerei.
Lo stesso giorno, un’ondata di maltempo di straordinaria violenza si abbatteva dalla Lombardia verso il Veneto, con apice ancora una volta in Lombardia. La mattina del 25 luglio, Milano veniva colpita da un temporale di una violenza mai vista prima, causando blackout, migliaia di alberi abbattuti e danni agli edifici.
Il meteo e il cambiamento climatico
Il caldo è in aumento, e il cambiamento climatico è un problema che deve essere affrontato, nonostante alcune politiche non condividano le conclusioni della scienza, supportate da dati certi. La Commissione europea sui viaggi e il turismo ha segnalato una riduzione del 10% dei flussi turistici nell’Europa mediterranea a causa della grande calura estiva.
La sofferenza per la calura continuerà per oltre una settimana; infatti, un cambiamento si potrebbe avere dopo il 20-22 di luglio, quando potrebbe arrivare una goccia d’aria fredda. Ma questa previsione è tutt’altro che certa. Nel frattempo, altri fronti oceanici scenderanno nelle alte pianure del Nord Italia, entrando in contatto con masse d’aria tropicale, e aria calda e umidissima in Val Padana, dove si andranno a generare nuovi temporali a supercella.
Ma il caldo è anche accentuazione della gravissima siccità. Quella che tormenta la Sicilia, la Sardegna orientale e molte località del Centro e Sud Italia. Manca un regime pluviometrico regolare, e lo vediamo anche questi giorni laddove d’estate di solito piove, con le piogge degne di un monsone del sud-est asiatico.
Ora, però, punteremo sempre più lo sguardo verso il refrigerio che serve a superare poi la calura di agosto, ultimo mese dell’estate meteorologica, con l’auspicio che a settembre anche il calo di radiazione solare supporti un rapido abbassamento della temperatura.
Continueremo a fornire aggiornamenti sul meteo e sul refrigerio nelle prossime analisi.