Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
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Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
Una settimana di calore e umidità
La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
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Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
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Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La sabbia del Sahara
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Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.
Avrete sicuramente notato, guardando il cielo, la ricomparsa della sabbia del deserto, particolarmente evidente sulle isole principali e lungo il litorale tirrenico. Questo è dovuto al consueto polverone sahariano che da qualche tempo ha invaso il Mediterraneo e che potrebbe persistere per l’intera settimana. Il meteo sarà simile a quello tropicale, non solo a causa di questi cieli sporchi e biancastri, ma anche per l’intenso calore che si intensificherà giorno dopo giorno, accompagnato dall’afa.
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La settimana appena iniziata non avrà nulla del tipico meteo estivo mediterraneo e azzorriano, ma sarà caratterizzata da giornate estremamente calde, umide e a tratti insopportabili, il tutto aggravato da questi cieli sporchi e lattiginosi a causa delle elevate concentrazioni di polvere. Le concentrazioni più alte sono previste soprattutto al sud e sulle isole principali, dove, nel corso della settimana, potremmo raggiungere i 2500 mg di polvere su 1 m², ovvero concentrazioni tali da filtrare il sole e renderlo visibile a occhio nudo all’alba e al tramonto.
La sabbia del Sahara
A differenza degli episodi precedenti, questa volta la sabbia del deserto coprirà i nostri cieli da nord a sud per tutta la settimana e persino fino all’inizio della prossima settimana. In altre parole, per quasi 10 giorni, l’Italia sarà letteralmente sovrastata da queste enormi nubi di polvere provenienti dal deserto del Sahara. Non c’è nulla di artificiale o di cospiratorio, si tratta semplicemente di un fenomeno naturale che si è verificato con maggiore frequenza negli ultimi mesi a causa della particolare disposizione delle figure bariche tra l’Atlantico e l’Europa. La presenza costante di aree di bassa pressione tra l’Atlantico orientale e la Gran Bretagna favorisce l’inclusione di aria calda dal cuore del deserto verso l’Italia, a cui sono legate anche le polveri desertiche sospese in alta quota.
Con alta probabilità, questa polvere rimarrà nei nostri cieli almeno fino al 20 luglio, dopodiché potrebbe iniziare una fase un po’ più fresca e soprattutto turbolenta grazie a venti provenienti da nord-ovest che riusciranno a spazzare via gran parte della polvere desertica, rendendo i nostri cieli più azzurri.