Un’ondata di calore estrema colpisce gli Stati Uniti
Un’ondata di calore estrema sta avvolgendo gli Stati Uniti, con temperature pericolosamente alte che stanno interessando oltre 130 milioni di persone, in particolare lungo la costa orientale. Secondo le analisi di Weatherbell, nei prossimi sette giorni, circa 258 milioni di persone negli Stati Uniti dovranno affrontare temperature superiori ai 32°C. Queste condizioni meteo possono causare gravi problemi di salute e, in alcuni casi, possono essere fatali. Infatti, già sono stati registrati più di due dozzine di decessi attribuiti al caldo estremo quest’estate, anche se si ritiene che il numero reale possa essere molto più alto.
Le città più colpite
Le città di Washington, DC, Baltimora e Philadelphia, fino a sud in Florida, stanno registrando temperature che superano i 38°C. A Washington, DC, il termometro ha raggiunto i 39°C, dopo aver registrato 38°C il giorno precedente, con previsioni meteo che indicano un ulteriore aumento a 39°C entro martedì. Anche una vasta area delle pianure centrali e meridionali e la valle del fiume Mississippi stanno affrontando condizioni meteo pericolose.
Le temperature percepite, che tengono conto sia del calore che dell’umidità, raggiungeranno valori tra i 39°C e i 43°C lungo la costa orientale e nelle pianure, in città come Tulsa e New Orleans. Gli avvisi per il caldo estremo si estendono lungo tutta la costa, interessando 130 milioni di persone.
Rischi per la salute e l’infrastruttura
Secondo la scala del rischio di calore del National Weather Service (NWS), che va da 1 a 4, molte delle aree più popolate della costa orientale si trovano nella categoria di rischio più elevata, “estrema”, con probabili impatti sulla maggior parte dei sistemi sanitari, delle industrie e delle infrastrutture sensibili al calore. Circa 47 milioni di persone saranno esposte a temperature elevate, superiori ai 38°C, secondo i dati del NWS.
Le previsioni meteo del NWS indicano che martedì a Washington, DC, si prevede di raggiungere temperature massime di 38°C. La città sta vivendo la sua estate più calda fino ad oggi. Anche a Philadelphia martedì si prevedono temperature di 38°C. Lunedì e martedì, St. Louis ha raggiunto il traguardo dei cento valori massimi, seguito da un calo delle temperature. Il NWS sottolinea la gravità dei rischi per la salute dovuti alla combinazione di caldo e umidità, in particolare nelle regioni orientali e sudorientali.
Il ruolo del cambiamento climatico
Il NWS ha affermato che un caldo estremamente pericoloso e potenzialmente mortale è previsto per lunedì e martedì, in particolare per le aree urbane del sud-est e della costa orientale. La ricerca dimostra che il cambiamento climatico causato dall’uomo, dovuto in gran parte alla combustione di combustibili fossili come carbone e gas naturale, ha aumentato notevolmente la probabilità di ondate di calore, rendendole più intense e durature.
Secondo il Climate Shift Index dell’organizzazione di ricerca Climate Central, il cambiamento climatico causato dall’uomo renderà le temperature massime diurne di lunedì almeno tre volte più probabili a Washington, DC, mentre le elevate temperature minime notturne mostrano un’impronta più significativa del cambiamento climatico. Questo dato è paragonabile a quello di un’atmosfera preindustriale, senza l’aggiunta di quantità aggiuntive di gas serra che riscaldano il pianeta.
Le previsioni per i prossimi giorni
Le previsioni meteo indicano che l’ondata di calore si attenuerà per alcune zone del Nord-Est e in alcune zone del Medio Atlantico a metà settimana, ma si intensificherà nel Sud-Est. Nel frattempo, dopo due settimane di caldo torrido e senza precedenti che hanno aumentato drasticamente i rischi di incendi boschivi, le proiezioni dei modelli computerizzati indicano un altro ciclo di caldo intenso in California nelle prossime settimane.
Finora quest’anno in California è andata bruciata una superficie di terreno ben superiore alla media e nel nord della California sono in corso diversi grandi incendi con allerte di pericolo in vigore. Dopo un inverno insolitamente umido che ha stimolato la crescita della vegetazione e settimane di caldo record che hanno prosciugato il terreno, ora ci sono abbondanti combustibili estremamente secchi da bruciare per gli incendi.