Il meteo estremo in Etiopia: un disastro in corso
Il meteo estremo ha colpito duramente l’Etiopia, la seconda nazione più popolosa dell’Africa, causando frane devastanti che hanno portato alla morte di centinaia di persone. La situazione è tale che le autorità locali temono un aumento significativo del numero di vittime. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari ha riferito che intense precipitazioni hanno causato il crollo di versanti montani nella remota Zona di Gofa, situata nel sud del paese.
La ricerca disperata di sopravvissuti
Le immagini che arrivano dalla zona mostrano i residenti del villaggio che cercano di rimuovere fango e detriti con le mani, nella speranza di trovare sopravvissuti. Finora, il numero di vittime confermate è di 257, ma si teme che il bilancio possa raggiungere le 500 persone. La topografia dell’Etiopia, unita alla sua vulnerabilità ai fenomeni meteorologici estremi, la rende particolarmente esposta a inondazioni e frane.
Il meteo estremo: un fenomeno in aumento
I satelliti NOAA hanno rilevato che alcune aree della regione hanno ricevuto precipitazioni fino al 400% rispetto alla norma. Attualmente, l’Etiopia sta attraversando la sua stagione delle piogge, che durerà fino alla fine dell’estate e all’autunno.
La necessità di evacuazione
Le squadre di valutazione hanno stimato che oltre 15.000 residenti necessitano di essere trasferiti fuori dalle zone a rischio. Il governo sta lavorando per finalizzare i piani di evacuazione. Tra le persone a rischio ci sono almeno 1.320 bambini sotto i cinque anni e 5.293 donne incinte o in allattamento.
La crisi del colera
Parallelamente, l’Etiopia sta affrontando una grave crisi di colera, con migliaia di malattie e decessi segnalati a causa dell’acqua inquinata. Le Nazioni Unite hanno riportato quasi 400.000 casi, inclusi 6.859 decessi, dall’inizio del 2022 in paesi come Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Mozambico e Zimbabwe.
La necessità di interventi internazionali
Questi eventi mettono in evidenza l’urgente necessità di interventi coordinati e di supporto internazionale per mitigare l’impatto delle catastrofi naturali e delle crisi sanitarie in Etiopia e in altre regioni vulnerabili del continente africano.