Il meteo e le sue conseguenze: il caso del tifone nelle Filippine
Un tifone di grande potenza ha recentemente seminato il terrore nelle Filippine, causando una serie di catastrofi che hanno portato alla paura di un alto numero di vittime. Il tifone Carina, formatosi a est dell’arcipelago il 19 luglio, ha portato con sé oltre 30 centimetri di pioggia, causando inondazioni e danni di rilevante entità.
La forza distruttiva del tifone
Le piogge torrenziali hanno causato l’esondazione dei fiumi, mentre i venti forti hanno generato onde gigantesche lungo le comunità costiere. In particolare, a Manila, la capitale, le riprese video hanno mostrato una corrente impetuosa che trascinava chiatte, barche e detriti contro i ponti che attraversano il fiume Marikina. Questi eventi hanno messo in luce la forza distruttiva del tifone, che ha colpito duramente diverse nazioni del Sud-est asiatico.
La testimonianza di Alexandria Rellosa
Alexandria Rellosa, un testimone, ha descritto la situazione a Manila come particolarmente grave. Secondo il suo racconto, il livello dell’acqua è salito rapidamente e la corrente era molto più forte del solito. Le chiatte, dopo aver colpito il ponte, si sono scontrate tra loro. L’equipaggio ha tentato di salvarsi arrampicandosi sui tetti delle imbarcazioni e saltando in acqua. Anche piccole imbarcazioni ormeggiate sotto il ponte sono state colpite e danneggiate gravemente.
La vulnerabilità delle aree urbane
Questo disastro naturale non solo ha mostrato la potenza del tifone Carina, ma ha anche messo in luce la vulnerabilità delle aree urbane densamente popolate come Manila di fronte a eventi meteorologici estremi. Le comunità colpite stanno ora affrontando le sfide della ricostruzione e del recupero, mentre le autorità e gli aiuti internazionali si mobilitano per fornire supporto e assistenza alle vittime di questa calamità. Le immagini e le testimonianze raccolte evidenziano l’importanza della preparazione e della risposta rapida in situazioni di emergenza causate da fenomeni meteorologici intensi.
Il tifone Gaemi e le sue conseguenze
Il tifone Gaemi, insieme alle piogge monsoniche, ha scatenato una serie di inondazioni e frane in tutto l’arcipelago delle Filippine, causando la morte di almeno otto persone e il dislocamento di oltre 600.000 individui. Nonostante il tifone non abbia toccato direttamente il suolo filippino, essendo posizionato a est di Taiwan con venti che raggiungevano i 162 km/h, ha notevolmente intensificato le piogge monsoniche. Questo fenomeno ha portato a gravi allagamenti notturni, specialmente nella regione della capitale Manila, dove le attività governative e le scuole sono state sospese.
Lo stato di calamità e le sue conseguenze
Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di calamità in Metro Manila e nelle province di Batangas, Cavite, Pampanga e Bulacan, facilitando l’accesso ai fondi per il soccorso in caso di disastri. Potrebbero essere annunciate ulteriori dichiarazioni nei prossimi giorni. La situazione è stata aggravata dal fatto che, a nord di Manila, le forti onde e i venti hanno contribuito al ribaltamento di un cisterna di carburante. La Guardia Costiera delle Filippine ha riportato il salvataggio di 16 dei 17 membri dell’equipaggio il giovedì, ma la contenimento di quasi 1.400.000 litri di carburante è stato messo a rischio dalle condizioni meteorologiche avverse.
Il rischio di inquinamento
Inoltre, un’indagine aerea ha rivelato una macchia di petrolio che sembrava provenire dalla nave, sebbene si ritenga che derivi più dal motore che dai serbatoi di stoccaggio dell’olio. Le autorità non hanno specificato come l’incidente della nave ribaltata influenzerà le operazioni nel porto più trafficato del paese, che è un punto nevralgico per le navi mercantili, la pesca, il trasporto e altre attività marittime.
La protezione dell’ambiente
La Guardia Costiera ha stabilito un obiettivo operativo di sette giorni per completare l’aspirazione dell’olio dal serbatoio affondato per prevenire ulteriori danni ambientali nelle acque vicine a Bataan e nella baia di Manila. Questo sforzo è cruciale per proteggere l’ambiente e prevenire impatti economici, sociali, finanziari e politici significativi.
Il tifone Gaemi e le sue conseguenze in Taiwan
Il tifone Gaemi ha compiuto un’insolita traiettoria circolare al largo delle coste di Taiwan, per poi abbattersi con forza nella mattinata di giovedì vicino a Nan’ao, sulla costa nord-orientale dell’isola. L’Amministrazione Centrale Meteorologica di Taiwan ha rilevato che le precipitazioni hanno rapidamente superato i 30 centimetri, e le autorità governative hanno confermato la triste notizia di almeno cinque vittime, oltre a numerosi dispersi.
La stagione dei cicloni tropicali
Questo evento si è verificato dopo una stagione particolarmente lenta per i cicloni tropicali nel Pacifico occidentale, rendendo il tifone Gaemi un fenomeno ancora più devastante per l’area. Nonostante la bassa frequenza di cicloni quest’anno, l’impatto di Gaemi ha dimostrato quanto possano essere distruttive queste tempeste.
Le conseguenze del tifone in Cina
Parallelamente, in Cina, i media statali hanno riportato che quasi 250.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case in previsione del disastro. Il sistema tempestoso ha continuato il suo percorso verso le province orientali, alcune delle quali hanno già subito inondazioni mortali nelle scorse settimane. Queste aree si preparano ora a gestire ulteriori piogge intense, che potrebbero aggravare la situazione già critica.
Le previsioni meteo
Le previsioni meteorologiche attuali suggeriscono la possibilità che un altro ciclone si formi la prossima settimana, seguendo un percorso simile a quello di Gaemi. Questa prospettiva solleva preoccupazioni aggiuntive per le regioni già duramente colpite, evidenziando l’importanza di monitorare costantemente le condizioni meteorologiche e di prepararsi adeguatamente a simili eventi naturali.
La necessità di strategie di mitigazione
L’interazione tra questi fenomeni meteorologici estremi e le vulnerabilità delle aree colpite sottolinea la necessità di strategie di mitigazione e di risposta efficaci per ridurre al minimo le perdite umane e materiali in futuro. La comunità internazionale osserva con apprensione, sperando che le misure adottate possano alleviare l’impatto di questi disastri naturali sempre più frequenti e intensi.