Il devastante impatto del tifone Gaemi
Il luglio 2024 ha visto le Filippine affrontare una delle tempeste più distruttive degli ultimi anni: il tifone Gaemi. Nonostante non abbia fatto landfall direttamente sulle Filippine, Gaemi ha amplificato in modo significativo le piogge monsoniche stagionali, causando inondazioni e frane catastrofiche in tutto il paese.
Manila e le zone limitrofe hanno subito particolarmente la furia della tempesta, con intense precipitazioni che hanno generato inondazioni severe, costringendo le persone a rifugiarsi sui tetti e ai piani alti degli edifici. Il bilancio delle vittime nelle Filippine ha raggiunto almeno 34 persone, con molte morti causate da annegamento, elettrocuzione e frane. La gravità della situazione ha reso inaccessibili molte comunità rurali, spingendo il governo a intraprendere azioni urgenti per fornire cibo e soccorsi alle persone colpite.
Il ruolo del meteo nel tifone Gaemi
Gli esperti hanno sottolineato come il meteo abbia giocato un ruolo fondamentale nell’intensificazione del tifone Gaemi. Le temperature marine più elevate hanno infatti fornito energia supplementare alla tempesta, incrementando la sua intensità e la quantità di precipitazioni. Questo legame evidenzia la minaccia crescente che il meteo rappresenta per le regioni spesso colpite dai tifoni.
La crescente violenza dei tifoni
Le ricerche condotte dal team della World Weather Attribution (WWA) hanno rivelato che la velocità del vento del tifone Gaemi era di circa 14 km/h superiore a causa del riscaldamento globale indotto dall’uomo e che la combustione di combustibili fossili ha portato a precipitazioni fino al 14% più intense.
Il dott. Ben Clarke, dell’Imperial College di Londra e membro del team WWA, ha dichiarato: “Il riscaldamento causato dai combustibili fossili sta dando il via a un’epoca di tifoni più grandi e letali. La triste realtà è che vedremo tempeste sempre più devastanti come il tifone Gaemi man mano che il meteo si riscalda e l’Asia diventerà un luogo sempre più pericoloso in cui vivere fino a quando i combustibili fossili non saranno sostituiti da energie rinnovabili”.
Il confronto tra il meteo attuale e quello preindustriale
Per comprendere come i tifoni siano cambiati nel tempo, i ricercatori hanno utilizzato dati meteorologici, modelli climatici e metodi peer-reviewed. Hanno confrontato il meteo attuale, con un riscaldamento globale di circa 1,2 °C, con il meteo preindustriale, decisamente più freddo.