Il meteo e le sue conseguenze: il caso del Ciad
Un evento meteorologico di portata estrema ha sconvolto la provincia settentrionale del Ciad, Tibesti, tra il 9 e il 14 agosto 2024. Le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni devastanti, causando la morte di almeno 54 persone. Questo fenomeno meteorologico ha avuto un impatto notevole su una regione tradizionalmente arida e non abituata a eventi di tale intensità.
Le conseguenze delle inondazioni
Le acque alluvionali hanno causato danni enormi all’economia locale, distruggendo migliaia di negozi e veicoli. Mahamat Tochi Chidi, il governatore di Tibesti, ha riferito che la maggior parte delle vittime e dei dispersi sono minatori d’oro informali stranieri che lavoravano nella regione, come confermato da Brahim Edji Mahamat, leader di un’associazione locale.
La sorpresa dell’Agenzia Meteorologica Nazionale
L’Agenzia Meteorologica Nazionale (NMA) ha espresso stupore per l’accaduto. Infatti, le precipitazioni in questa zona desertica sono generalmente scarse e non superano i 200 mm annui. Idriss Abdallah Hassan, a capo della NMA, ha sottolineato che eventi simili si verificano ogni cinque o dieci anni, ma rimangono comunque rari.
Le caratteristiche della provincia di Tibesti
La provincia di Tibesti, che prende il nome dall’omonima catena montuosa che si estende fino alla Libia meridionale, è caratterizzata da un terreno accidentato con picchi elevati, valli profonde e paesaggi desertici. La popolazione è scarsa e il meteo è severo, con notevoli variazioni di temperatura tra il giorno e la notte.
Le sfide future
Queste inondazioni rappresentano un duro colpo per una regione già segnata da sfide ambientali e socioeconomiche. Le comunità locali e i lavoratori stranieri si trovano ora a dover ricostruire le loro vite in un contesto di grande incertezza, mentre le autorità e le organizzazioni internazionali si mobilitano per fornire aiuto e supporto nella gestione dell’emergenza e nella ricostruzione.