Un tempo, le questioni idrogeologiche si manifestavano solo in presenza di eventi meteo estremi
È importante ricordare che tali eventi si verificavano con una frequenza superiore al decennio, quindi erano l’eccezione, non la norma.
Il nuovo millennio ha portato un pericoloso cambiamento
Il ritorno di tali eventi si è accelerato e ciò che una volta era l’eccezione è ora diventato la norma. L’intensità dei fenomeni atmosferici è aumentata in modo esponenziale, evidenziando la vulnerabilità del nostro territorio.
Questo apre un nuovo dibattito
Dovremmo chiederci se la fragilità idrogeologica è la causa o se di fronte a certi fenomeni non c’è molto da fare. Questo dibattito non riguarda solo l’Italia. Basta attraversare i confini nazionali per rendersi conto che è un problema che affligge gran parte del Mediterraneo e molte altre nazioni europee.
Non solo l’Italia è colpita
Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani e molti altri. Tutti, in misura maggiore o minore, devono affrontare ondate di maltempo devastanti, sia per l’intensità delle piogge, sia per la grandezza dei chicchi di grandine, sia per i tornado.
Se non è il Mediterraneo, sono le tempeste atlantiche
Il risultato è sempre lo stesso. Il riscaldamento delle acque superficiali non si limita ai nostri mari, è un fenomeno che riguarda tutti i mari del pianeta e quindi anche i grandi oceani.
La vulnerabilità del nostro territorio è evidente
Non solo in estate, ma anche in primavera, autunno e talvolta anche in inverno. Ogni stagione ha il suo grado di estremizzazione meteo, ogni stagione può causare devastazione.
Stiamo vivendo un’era meteo diversa
È importante che si faccia tutto il possibile per proteggerci. È troppo facile ignorare il problema o cercare vie di fuga. Il problema esiste e richiede misure immediate. Il riscaldamento globale richiede una presa di coscienza immediata da parte di tutti.
Un tempo, le questioni idrogeologiche si manifestavano solo in presenza di eventi meteo estremi
È importante ricordare che tali eventi si verificavano con una frequenza superiore al decennio, quindi erano l’eccezione, non la norma.
Il nuovo millennio ha portato un pericoloso cambiamento
Il ritorno di tali eventi si è accelerato e ciò che una volta era l’eccezione è ora diventato la norma. L’intensità dei fenomeni atmosferici è aumentata in modo esponenziale, evidenziando la vulnerabilità del nostro territorio.
Questo apre un nuovo dibattito
Dovremmo chiederci se la fragilità idrogeologica è la causa o se di fronte a certi fenomeni non c’è molto da fare. Questo dibattito non riguarda solo l’Italia. Basta attraversare i confini nazionali per rendersi conto che è un problema che affligge gran parte del Mediterraneo e molte altre nazioni europee.
Non solo l’Italia è colpita
Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani e molti altri. Tutti, in misura maggiore o minore, devono affrontare ondate di maltempo devastanti, sia per l’intensità delle piogge, sia per la grandezza dei chicchi di grandine, sia per i tornado.
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Il risultato è sempre lo stesso. Il riscaldamento delle acque superficiali non si limita ai nostri mari, è un fenomeno che riguarda tutti i mari del pianeta e quindi anche i grandi oceani.
La vulnerabilità del nostro territorio è evidente
Non solo in estate, ma anche in primavera, autunno e talvolta anche in inverno. Ogni stagione ha il suo grado di estremizzazione meteo, ogni stagione può causare devastazione.
Stiamo vivendo un’era meteo diversa
È importante che si faccia tutto il possibile per proteggerci. È troppo facile ignorare il problema o cercare vie di fuga. Il problema esiste e richiede misure immediate. Il riscaldamento globale richiede una presa di coscienza immediata da parte di tutti.
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È importante ricordare che tali eventi si verificavano con una frequenza superiore al decennio, quindi erano l’eccezione, non la norma.
Il nuovo millennio ha portato un pericoloso cambiamento
Il ritorno di tali eventi si è accelerato e ciò che una volta era l’eccezione è ora diventato la norma. L’intensità dei fenomeni atmosferici è aumentata in modo esponenziale, evidenziando la vulnerabilità del nostro territorio.
Questo apre un nuovo dibattito
Dovremmo chiederci se la fragilità idrogeologica è la causa o se di fronte a certi fenomeni non c’è molto da fare. Questo dibattito non riguarda solo l’Italia. Basta attraversare i confini nazionali per rendersi conto che è un problema che affligge gran parte del Mediterraneo e molte altre nazioni europee.
Non solo l’Italia è colpita
Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani e molti altri. Tutti, in misura maggiore o minore, devono affrontare ondate di maltempo devastanti, sia per l’intensità delle piogge, sia per la grandezza dei chicchi di grandine, sia per i tornado.
Se non è il Mediterraneo, sono le tempeste atlantiche
Il risultato è sempre lo stesso. Il riscaldamento delle acque superficiali non si limita ai nostri mari, è un fenomeno che riguarda tutti i mari del pianeta e quindi anche i grandi oceani.
La vulnerabilità del nostro territorio è evidente
Non solo in estate, ma anche in primavera, autunno e talvolta anche in inverno. Ogni stagione ha il suo grado di estremizzazione meteo, ogni stagione può causare devastazione.
Stiamo vivendo un’era meteo diversa
È importante che si faccia tutto il possibile per proteggerci. È troppo facile ignorare il problema o cercare vie di fuga. Il problema esiste e richiede misure immediate. Il riscaldamento globale richiede una presa di coscienza immediata da parte di tutti.
Un tempo, le questioni idrogeologiche si manifestavano solo in presenza di eventi meteo estremi
È importante ricordare che tali eventi si verificavano con una frequenza superiore al decennio, quindi erano l’eccezione, non la norma.
Il nuovo millennio ha portato un pericoloso cambiamento
Il ritorno di tali eventi si è accelerato e ciò che una volta era l’eccezione è ora diventato la norma. L’intensità dei fenomeni atmosferici è aumentata in modo esponenziale, evidenziando la vulnerabilità del nostro territorio.
Questo apre un nuovo dibattito
Dovremmo chiederci se la fragilità idrogeologica è la causa o se di fronte a certi fenomeni non c’è molto da fare. Questo dibattito non riguarda solo l’Italia. Basta attraversare i confini nazionali per rendersi conto che è un problema che affligge gran parte del Mediterraneo e molte altre nazioni europee.
Non solo l’Italia è colpita
Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani e molti altri. Tutti, in misura maggiore o minore, devono affrontare ondate di maltempo devastanti, sia per l’intensità delle piogge, sia per la grandezza dei chicchi di grandine, sia per i tornado.
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Il risultato è sempre lo stesso. Il riscaldamento delle acque superficiali non si limita ai nostri mari, è un fenomeno che riguarda tutti i mari del pianeta e quindi anche i grandi oceani.
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Stiamo vivendo un’era meteo diversa
È importante che si faccia tutto il possibile per proteggerci. È troppo facile ignorare il problema o cercare vie di fuga. Il problema esiste e richiede misure immediate. Il riscaldamento globale richiede una presa di coscienza immediata da parte di tutti.
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Il ritorno di tali eventi si è accelerato e ciò che una volta era l’eccezione è ora diventato la norma. L’intensità dei fenomeni atmosferici è aumentata in modo esponenziale, evidenziando la vulnerabilità del nostro territorio.
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Non solo l’Italia è colpita
Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani e molti altri. Tutti, in misura maggiore o minore, devono affrontare ondate di maltempo devastanti, sia per l’intensità delle piogge, sia per la grandezza dei chicchi di grandine, sia per i tornado.
Se non è il Mediterraneo, sono le tempeste atlantiche
Il risultato è sempre lo stesso. Il riscaldamento delle acque superficiali non si limita ai nostri mari, è un fenomeno che riguarda tutti i mari del pianeta e quindi anche i grandi oceani.
La vulnerabilità del nostro territorio è evidente
Non solo in estate, ma anche in primavera, autunno e talvolta anche in inverno. Ogni stagione ha il suo grado di estremizzazione meteo, ogni stagione può causare devastazione.
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