Un potente anticiclone si prepara a colpire l’Europa del Nord
Un anticiclone di notevole potenza si prevede si formi verso la fine del mese nell’Europa del Nord, in particolare in Scandinavia, con valori straordinari per il periodo. Questi sono conosciuti come geopotenziali a 500 ectopascal. Questa anomalia potrebbe probabilmente indebolire l’influenza delle alte pressioni africane sul Mediterraneo centrale e, di conseguenza, sull’Italia. Di conseguenza, l’Italia potrebbe trovarsi in una posizione favorevole per l’ingresso di correnti di instabilità atmosferica, forse provenienti da est, che potrebbero causare un vero e proprio sconvolgimento del meteo, con un aumento di temporali di particolare intensità, soprattutto nelle aree direttamente coinvolte.
Il flusso orientale e le sue conseguenze sul meteo italiano
Il flusso orientale è generalmente più attivo nel settore adriatico e quindi, in questo periodo dell’anno, nell’Appennino, ma può estendersi fino alle regioni tirreniche, coinvolgendo tutto il Sud Italia e la Sicilia. Tuttavia, l’instabilità atmosferica potrebbe coinvolgere anche le regioni del Nord Italia, seppur in modo meno marcato. Il rischio maggiore in queste aree è che i venti provenienti da nord-est non raffreddino ancora l’atmosfera nei bassi strati a causa dell’effetto del vento di caduta dei monti, il che potrebbe portare ad un aumento della temperatura al suolo.
Un’anticipazione di inverno per il Nord Europa
La configurazione atmosferica che vediamo formarsi, e di cui attendiamo ancora conferma, avrà caratteristiche invernali per il Nord Europa. Tuttavia, non ci sarà un vero e proprio arrivo dell’inverno; al contrario, si verificherà una fase di caldo con temperature sopra la media. Le cause di una così grande forza dell’alta pressione in questo periodo dell’anno nel Nord Europa derivano da flussi d’aria subtropicale che raggiungeranno latitudini estremamente settentrionali, dove in questo periodo di fine agosto si dovrebbero verificare condizioni meteo ormai autunnali.
Le previsioni dei modelli matematici
Il centro meteo europeo conferma la formazione di questa potente struttura di alta pressione nel Nord Europa. Al momento, prevede un cambiamento del meteo, con caratteristiche di instabilità atmosferica su gran parte dell’Italia, che potrebbe portare alla formazione di violenti temporali, anche a causa del contrasto tra l’aria fredda in quota e quella estremamente calda presente nei bassi strati e nei nostri mari.
Il modello matematico americano, che estende la sua previsione fino a due settimane, prevede un cambiamento molto incisivo, ma solo quando saremo ormai ai primi giorni di settembre. Prevede che l’alta pressione nord europea raggiungerà un’intensità molto forte, con un’ondata di calore eccezionale per questo periodo dell’anno, paragonabile a forti ondate di caldo che si dovrebbero verificare solo in piena estate in quelle zone. Questo caldo coinvolgerà non solo la Scandinavia, ma anche le regioni del Mare del Nord e gran parte del Centro Europa. Potremmo assistere a anomalie della temperatura che potrebbero essere probabilmente anche oltre 10°C sopra la norma per quelle zone.
Le previsioni per l’Italia
In Italia le cose potrebbero cambiare, ma dovremmo procedere con molta cautela. Per tutto il periodo persisteranno temperature sopra la media, ma a ovest e a est ci sarà un flusso di aria più fresca. Si prevede che verso la Penisola Iberica la temperatura dovrebbe scendere sotto la norma, ma da loro, non da noi. Un calo termico è atteso anche sulla regione balcanica, il che potrebbe attenuare l’ondata di caldo anche in Italia. Tuttavia, questa previsione va contro la media delle proiezioni modellistiche, quindi necessita di conferma.
Non possiamo quindi confermare una rottura della stagione estiva entro due settimane. Le previsioni che vedevano un inizio del mese di settembre con temperature sopra la media si confermano. Tuttavia, la buona notizia è che queste non saranno da record, ben distanti da quelle eccezionali ondate di calore che si ebbero nel 1946, quando la temperatura raggiunse i 45°C. Valore che fu probabilmente superato, ma dove oggi ci sono numerose stazioni meteo, allora non erano presenti, o erano fuori uso perché era appena terminata la Seconda Guerra Mondiale.
Un meteo sempre più anomalo
Quello che risulta evidente è che assistiamo sempre più spesso a anomalie del meteo persistenti e smisurate che hanno cancellato la normalità del meteo estivo e l’inizio della stagione autunnale.