Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.
Il Mediterraneo è stato recentemente teatro di eventi meteo-marini estremi, conosciuti come medicanes (abbreviazione di “Mediterranean hurricanes”). Questi fenomeni hanno provocato estese inondazioni costiere e mareggiate, causando occasionalmente anche perdite di vite umane.
Il meccanismo di formazione dei medicanes è simile a quello dei cicloni tropicali, pertanto è ragionevole pensare che siano fortemente influenzati dalle temperature superficiali del mare (SSTs) durante il loro periodo di sviluppo, che si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali.
Analisi delle SSTs e dei medicanes: uno studio sui cambiamenti termici
Uno studio dettagliato ha confrontato dati satellitari e rianalisi numeriche delle SSTs dal 1969 al 2023 con dati in situ raccolti da datalogger posizionati a diverse profondità al largo della costa sudorientale della Sicilia e da dati disponibili sui galleggianti Argo nel bacino del Mediterraneo.
Un’analisi spettrale, utilizzando la trasformata continua di wavelet (CWT), è stata eseguita su ogni serie temporale delle SSTs per evidenziare i cambiamenti nelle temperature superficiali del mare prima del verificarsi di un medicane, nonché il contenuto energetico delle diverse frequenze del segnale SST.
Conclusioni dello studio
Lo studio ha rivelato che si sono verificati abbassamenti di temperatura prima della formazione di ogni medicane e che questo fenomeno di diminuzione termica non è stato osservato nei sistemi extra-tropicali intensi. Le analisi spettrali hanno mostrato che elevati coefficienti CWT, rappresentanti un alto contenuto energetico delle SSTs, erano presenti prima del verificarsi di un medicane. Queste informazioni possono fornire un’importante impronta per distinguere i medicanes dalle comuni tempeste stagionali al loro esordio.
Dinamiche cicloniche nel Mediterraneo
La presenza di eventi ciclonici nel bacino del Mediterraneo è strettamente legata alle sue caratteristiche topografiche complesse e alle uniche interazioni aria-mare della regione. I cicloni mediterranei possono formarsi e svilupparsi in diversi modi e presentano cicli stagionali marcati, più frequenti in autunno e inverno, che generalmente colpiscono le aree settentrionali e centrali del bacino mediterraneo. I cicloni più intensi si verificano nel nord-ovest del Mediterraneo, così come nei mari Ionio, Egeo e Nero.
Esistono due principali categorie di cicloni nel Mediterraneo: i cicloni simili a quelli tropicali e i cicloni extra-tropicali. I cicloni simili a quelli tropicali, conosciuti anche come medicanes, sono ciclonici caldi profondi, simmetrici, sostenuti dai processi di interazione aria-mare e dal calore latente rilasciato dal mare. Questi si sviluppano prevalentemente nel periodo autunnale, quando le SSTs sono sufficientemente elevate per sostenere questi fenomeni.
Il ruolo cruciale delle SSTs nei medicanes
Un parametro fondamentale che influisce sulla stabilità dei cicloni è il gradiente di temperatura aria-mare. Le SSTs appaiono essere un fattore chiave nelle fasi mature dello sviluppo ciclonico, specialmente per i medicanes. SSTs elevate promuovono flussi superficiali più intensi e, di conseguenza, un rilascio di calore latente più forte dovuto alla convezione, necessario per l’intensificazione di un medicane.
La variabilità stagionale delle SSTs nel Mediterraneo è notevole, con valori che oscillano tra 9,7-17,7 °C in inverno, 15,8-22,1 °C in primavera, 20,8-28,3 °C in estate e 15,1-23,4 °C in autunno. Queste variazioni termiche, unite alla profondità dello strato misto (MLD), favoriscono la formazione dei medicanes nei periodi autunnali e invernali, quando lo strato misto si approfondisce.
Nonostante le SSTs più elevate nei mesi estivi, i medicanes non si sviluppano in questo periodo, ma tendono a formarsi principalmente in autunno e inverno, quando le condizioni sono più favorevoli. Questo periodo coincide con un’area mista più profonda e una SST che, sebbene inferiore a quella estiva, offre le condizioni ottimali per lo sviluppo di queste tempeste.
Differenze tra medicanes e cicloni extra-tropicali
I medicanes sono caratterizzati da una struttura simmetrica e da un nucleo caldo, che li rende visivamente simili ai cicloni tropicali, differenziandoli dai cicloni extra-tropicali, che sono asimmetrici e a nucleo freddo. Questi eventi sono spesso classificati in base alla scala di intensità utilizzata per i cicloni tropicali, con eventi come il Medicane Ianos (2020) che hanno raggiunto intensità comparabili alla Categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
i medicanes rappresentano un fenomeno meteorologico unico nel Mediterraneo, strettamente legato alle variazioni delle SSTs. La comprensione e il monitoraggio di questi parametri possono fornire strumenti preziosi per la previsione e la gestione delle emergenze legate a questi eventi estremi.