Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
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Due scenari principali
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Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
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Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
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Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
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Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
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Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
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Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
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Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
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Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
Il calore e la secca hanno ormai preso il sopravvento, in particolare nelle aree del Meridione, dove la aridità persistente sta diventando insostenibile. Gli ultimi sessanta giorni non hanno portato alcun sollievo, con il promontorio africano che ha resistito con forza, generando una delle ondate di calore più estese e soffocanti degli ultimi anni. Ma è lecito aspettarsi un cambiamento del meteo nel mese di settembre?
Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
Inoltre, il vortice polare, che si è risvegliato da quasi una settimana, potrebbe portare le sue prime significative alterazioni del meteo sull’Europa. Non a caso, le ultime previsioni meteo mostrano i primi segnali di freddo per la Scandinavia e l’Europa centrale, dove potrebbe arrivare aria particolarmente fredda tipica della fine dell’autunno, segnale di un cambio di stagione. Parte di quest’aria fresca potrebbe raggiungere anche l’Italia tra il 10 e il 15 settembre, portando non solo un calo sensibile delle temperature, ma anche il ritorno della tanto attesa pioggia.
Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.
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Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
Il risveglio del vortice polare
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Due scenari principali
Le ultime previsioni meteo presentano due quadri molto diversi per il meteo dei prossimi quindici giorni. Le due teorie più accreditate sono: da un lato, il dominio assoluto del calore africano che potrebbe persistere per le prossime due settimane, dall’altro, l’ipotesi, che sta guadagnando consensi negli ultimi giorni, di un ritorno delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese.
Il ritorno delle perturbazioni atlantiche
Questa seconda teoria sembra essere la più probabile, dato che dobbiamo tener conto del naturale indebolimento del promontorio nordafricano, che ha dominato per oltre due mesi. La fine naturale dell’anticiclone nordafricano potrebbe lasciare spazio alle perturbazioni atlantiche, che potrebbero trovare un passaggio più agevole verso il Mediterraneo.
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Non è ancora definito dove ci saranno le precipitazioni più intense e diffuse, ma almeno le previsioni meteo per i prossimi 10-15 giorni considerano anche il ritorno della pioggia autunnale, quella che può arginare l’attuale aridità.