Il meteo di quest’anno è caratterizzato da una stagione di uragani atlantici di intensità notevole, alimentata dalle temperature oceaniche elevate. Questo è quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Centro di Previsione Climatica della NOAA per il 2024. L’aggiornamento giunge mentre la Tempesta Tropicale Debby persiste nel suo impatto sulle aree del medio Atlantico e del Sud-Est degli Stati Uniti, dopo aver fatto il suo secondo approdo nel paese.
Le previsioni meteo, formulate prima dell’inizio della stagione degli uragani, prevedevano la formazione di 17-25 sistemi tempestosi nominati, con 8-13 di questi che si sarebbero evoluti in uragani con venti di almeno 119 km/h, e 4-7 che avrebbero raggiunto la categoria di uragani maggiori con venti superiori ai 178 km/h. L’ultimo aggiornamento ha leggermente ridimensionato il numero di tempeste previste, fissandolo tra 17 e 24, includendo i quattro sistemi già nominati in questa stagione.
La stagione tipica degli uragani nell’Atlantico genera 14 tempeste, di cui sette si trasformano in uragani. Tuttavia, sulla base delle attuali condizioni oceaniche e atmosferiche, i meteorologi della NOAA prevedono che la stagione degli uragani atlantici del 2024 abbia il 90% di probabilità di essere superiore alla norma.
Finora, il bacino atlantico ha già assistito a quattro tempeste nominate, tra cui l’Uragano Beryl, che è diventato il primo uragano di categoria 5 registrato più precocemente nell’Atlantico. Beryl ha colpito le isole dei Caraibi, causando almeno 20 morti, prima di fare un secondo impatto in Texas. I resti di Beryl hanno attraversato gli Stati Uniti raggiungendo il Nordest, dove hanno provocato inondazioni mortali nel Vermont.
Lunedì, Debby ha fatto il suo approdo in Florida come uragano di categoria 1, per poi essere declassato a tempesta tropicale. Ha attraversato lo stato della Florida e si è fermata sulle Carolinas, causando inondazioni e danni da tornado. Dopo essere rientrata nell’Atlantico, Debby ha fatto un secondo impatto giovedì in South Carolina, e i suoi effetti continuano a farsi sentire lungo il corridoio della Interstate 95.
I meteorologi della NOAA hanno preso in considerazione diversi fattori per la previsione di quest’anno, tra cui temperature della superficie del mare superiori alla media, un monsone dell’Africa occidentale potenziato, riduzione dei venti alisei nell’Atlantico tropicale e una diminuzione del taglio verticale del vento. Questi elementi, insieme alla possibile emergenza del fenomeno La Niña durante la stagione degli uragani, suggeriscono che è il momento di prepararsi.