Il meteo può riservare sorprese, soprattutto quando l’atmosfera diventa instabile dopo periodi di caldo e umidità intensi. In queste circostanze, si possono verificare temporali di notevole intensità, come è accaduto di recente nel nord Italia.
Un esempio eclatante è rappresentato dalla grandine di dimensioni considerevoli che ha colpito la zona del Bresciano, ricoprendo strade, campi e vigneti di bianco e causando danni a molte abitazioni, compresi i tetti.
Come si formano i chicchi di grandine di grandi dimensioni?
La formazione dei chicchi di grandine avviene all’interno delle nubi temporalesche, in particolare nei cumulonembi. Il processo inizia con piccole gocce d’acqua che vengono spinte verso l’alto all’interno della nube da forti correnti ascensionali. Queste gocce raggiungono altitudini dove le temperature sono sotto lo zero e si congelano.
I chicchi di grandine appena formati possono essere trasportati più volte in alto e in basso all’interno della nube. Ogni volta che un chicco viene trasportato verso l’alto, raccoglie ulteriori strati di acqua sovraraffreddata, che si congela immediatamente sulla sua superficie, aumentando così le sue dimensioni.
Le dimensioni finali dei chicchi di grandine dipendono da diversi fattori:
La forza delle correnti ascensionali: se le correnti d’aria che spingono i chicchi verso l’alto sono molto forti, i chicchi possono rimanere in sospensione per un periodo più lungo, raccogliendo più strati di ghiaccio e quindi aumentando di dimensione.
L’umidità e la quantità di acqua sovraraffreddata: una maggiore disponibilità di acqua sovraraffreddata all’interno della nube favorisce la formazione di strati aggiuntivi di ghiaccio sui chicchi.
La durata del ciclo di crescita: più a lungo un chicco di grandine rimane all’interno della nube, passando ripetutamente attraverso aree di congelamento e fusione parziale, più può crescere. Quando le correnti ascensionali non riescono più a sostenere il peso del chicco, questo cade al suolo.
La temperatura e l’altezza della nube: le nubi che si estendono a grandi altezze, dove le temperature sono molto basse, favoriscono la formazione di chicchi di grandine più grandi.
La combinazione di questi fattori può produrre chicchi di grandine di dimensioni notevoli, talvolta superiori ai 5 cm di diametro o più, causando danni significativi al suolo.