La fusione dei ghiacci dell’Antartide: un recente studio evidenzia l’urgenza di limitare le emissioni
Un’indagine recente condotta dall’Università McGill ha evidenziato la necessità di comprendere l’interazione tra la calotta glaciale antartica e il terreno sottostante per prevedere le conseguenze dei futuri cambiamenti del meteo. Lo studio indica che i processi naturali del nostro pianeta potrebbero mitigare in modo significativo l’apporto dell’Antartide all’elevazione del livello del mare, a patto che le emissioni di carbonio vengano drasticamente ridotte. Se, invece, le emissioni persistono al ritmo attuale, la perdita di ghiaccio antartico potrebbe provocare un innalzamento del livello del mare superiore alle attuali previsioni.
La calotta glaciale antartica, la più grande massa di ghiaccio del mondo, rappresenta la principale incognita nel prevedere i futuri livelli del mare, poiché la sua reazione ai cambiamenti del meteo non è ancora del tutto chiara. Natalya Gomez, docente associato presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dei Pianeti di McGill e titolare della Cattedra di Ricerca del Canada sulle interazioni tra calotte glaciali e livello del mare, ha sottolineato l’importanza di questo studio. Circa 700 milioni di persone risiedono in zone costiere e i potenziali costi derivanti dall’innalzamento del livello del mare potrebbero raggiungere cifre esorbitanti entro la fine del secolo.
Il ruolo del suolo antartico
Il gruppo di ricerca ha impiegato strumenti specializzati del progetto ANET-POLENET per monitorare il movimento del suolo in Antartide. Queste informazioni sono state cruciali per creare un modello tridimensionale dell’interno della Terra, che ha mostrato variazioni significative nello spessore e nella consistenza del mantello sotto l’Antartide. Questo modello è il primo a descrivere in dettaglio la relazione tra il ghiaccio antartico e la terra sottostante.
Il fenomeno del sollevamento post-glaciale
Il fenomeno del sollevamento post-glaciale, in cui la terra si solleva man mano che il peso del ghiaccio diminuisce, può agire come un freno naturale alla perdita di massa glaciale se le emissioni di carbonio vengono ridotte rapidamente, limitando il riscaldamento globale. Questo processo potrebbe ridurre fino al 40% il contributo dell’Antartide all’innalzamento del livello del mare. Tuttavia, se le emissioni di carbonio continuano a crescere e il pianeta si riscalda rapidamente, il sollevamento del terreno non sarà sufficiente a rallentare il rapido scioglimento del ghiaccio, spingendo invece più acqua oceanica lontano dall’Antartide e accelerando l’innalzamento del livello del mare lungo le coste popolate.
Le disuguaglianze dei cambiamenti del meteo
I risultati dello studio, pubblicati su Science Advances, evidenziano le disuguaglianze dei cambiamenti del meteo. Le nazioni insulari, che contribuiscono meno alle emissioni globali, potrebbero subire le conseguenze più gravi. Questa ricerca rappresenta un passo avanti nella nostra capacità di prevedere gli impatti dei cambiamenti del meteo sugli oceani e di informare le politiche ambientali efficaci. La collaborazione internazionale tra accademici e istituzioni ha reso possibile questa importante scoperta, sostenuta da enti di finanziamento in Canada e negli Stati Uniti.