Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.
Nonostante l’estate meteorologica sia terminata il 31 Agosto, l’Europa continua a patire un’ondata di calore, particolarmente intensa nel sud-est del continente. L’Italia, in particolare, ha sperimentato un meteo più caldo rispetto alla media. Al contrario, le regioni nord-occidentali, tra cui la Gran Bretagna, beneficiano di temperature più miti.
Interazioni stratosferiche
Ad inizio settembre, si nota un possibile incremento dell’influenza stratosferica sulla superficie terrestre. I modelli meteorologici prevedono un blocco ad alta latitudine e un indice AO (Oscillazione Artica) negativo, che potrebbe causare un calo delle temperature nella parte orientale degli Stati Uniti nei prossimi giorni.
Il Vortice Polare Stratosferico dell’emisfero settentrionale sta risvegliandosi dal suo letargo estivo e si prevede che diventerà pienamente operativo entro la prossima settimana. Attualmente, i venti zonali medi a 60°N e 10hPa mostrano una tendenza occidentale, sebbene non si registri ancora una bassa pressione marcata al Polo Nord.
Il Vortice Polare
Questa settimana, si prevede un AO positivo, con anomalie prevalentemente negative dell’altezza geopotenziale nell’Artico e anomalie miste nelle latitudini medie dell’emisfero settentrionale. Inoltre, con le anomalie negative previste in Groenlandia, si anticipa una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva.
Le anomalie negative sull’altezza geopotenziale in Groenlandia equilibreranno quelle positive che predominano in Europa, favorendo temperature normali o superiori alla media in gran parte del continente, incluso il Regno Unito.
Previsioni a 30 giorni
Nel corso della prossima settimana, con le anomalie dell’altezza geopotenziale che diventano per lo più positive nell’Artico centrale e con anomalie miste alle medie latitudini, è probabile che l’AO diventi negativo. Le persistenti anomalie di pressione negativa/altezza geopotenziale in Groenlandia suggeriscono una NAO positiva anche per questo periodo.
Nei prossimi 14 giorni, si prevede che le condizioni calde/positive persistano nella maggior parte della stratosfera e della troposfera, sebbene si preveda un leggero indebolimento. Si anticipa inoltre che le condizioni calde/positive nella stratosfera inferiore e nella troposfera superiore scenderanno nella troposfera inferiore e si manifesteranno in superficie la prossima settimana.
La Madden Julian Oscillation
Attualmente, la Madden Julian Oscillation (MJO) si trova in una fase tre, sebbene sia molto debole. Le previsioni indicano che rimarrà debole per le prossime due settimane. Durante questa fase, la convezione è più attiva nell’Oceano Indiano occidentale, il che può avere ripercussioni indirette anche sul meteo europeo.
Effetti della Fase 3 del MJO sull’Europa
Influenza sul Jet Stream
La posizione e la forza del jet stream, che regola gran parte delle condizioni meteorologiche in Europa, possono essere modificate dalla fase 3 del MJO. Questo potrebbe portare a condizioni più instabili nel sud Europa e a un meteo più stabile e freddo nel nord.
Precipitazioni
Generalmente, la fase 3 del MJO può portare a un aumento delle precipitazioni nelle regioni meridionali e occidentali dell’Europa, specialmente durante l’inverno, aumentando il rischio di tempeste e instabilità meteorologica.
Temperature
Le temperature potrebbero abbassarsi in alcune aree settentrionali, mentre il sud potrebbe sperimentare condizioni più miti del normale, a seconda della stagione.
Eventi Meteorologici Estremi
La coincidenza della fase 3 del MJO con altri pattern climatici, come una NAO negativa, potrebbe amplificare eventi meteorologici estremi, inclusi freddo intenso e forti piogge, specialmente durante i mesi invernali.
Considerazioni tecniche
L’effetto della MJO sull’Europa è fortemente influenzato dalla combinazione di altri fattori climatici locali e globali, come lo stato del NAO, l’attività solare e le condizioni del vortice polare. Tuttavia, la fase 3 è generalmente associata a un’influenza che potrebbe portare a un meteo più instabile, specialmente nei mesi invernali.