Il meteo impazzito in Europa Centrale: Boris e le sue devastanti conseguenze – Notizie Meteo Channel
La scorsa settimana, l’Europa Centrale è stata travolta da un meteo estremo, caratterizzato da piogge torrenziali e alluvioni che hanno provocato danni ingenti e perdite umane. Questa situazione è stata scatenata dalla depressione Boris, che ha investito paesi come Austria, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca e il sud della Polonia. In un lasso di tempo di soli tre giorni, alcune zone hanno registrato precipitazioni che hanno superato i 400 mm, causando alluvioni distruttive in aree densamente popolate.
Il meteo è stato reso ancora più critico da una specifica configurazione sinottica che ha intrappolato la depressione Boris tra due solidi sistemi anticiclonici. Uno di questi era posizionato sopra la Francia settentrionale, assicurando un meteo stabile in quella zona, mentre l’altro era situato a ovest, tra Russia e Ucraina. Questa disposizione ha impedito a Boris di muoversi, provocando piogge incessanti sulle stesse aree.
Un elemento chiave è stato il conflitto tra masse d’aria. All’inizio della settimana, una massa di aria fredda ha invaso l’Europa occidentale, portando temperature molto al di sotto della media stagionale, con anomalie che hanno raggiunto i -5 a -10°C in quota. Allo stesso tempo, nell’Europa orientale si è verificato un aumento delle temperature, con valori che hanno superato i 25°C a Mosca, risultando in anomalie di +6 a +9°C. Questo contrasto ha intensificato l’instabilità atmosferica, con un marcato gradiente termico verticale al centro della depressione Boris, favorendo la formazione di precipitazioni intense.
Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dalla forte alimentazione di vapore acqueo. Grazie alla sua rotazione, la depressione Boris ha attirato aria calda e umida dal Mar Adriatico e dal Mediterraneo, ancora caldi in quel periodo dell’anno. Questo ha portato a condizioni di saturazione e condensazione quando l’aria umida ha incontrato l’aria fredda in quota, soprattutto lungo i monti austriaci e cechi. La topografia montuosa ha poi amplificato le precipitazioni, trasformando rapidamente i corsi d’acqua in violenti torrenti di fango, con gravi ripercussioni sulle infrastrutture colpite.
Questi eventi estremi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, un fenomeno che molti attribuiscono agli effetti del cambiamento climatico. Nonostante non sia possibile attribuire un singolo evento meteo al riscaldamento globale, è innegabile che temperature superficiali del mare insolitamente elevate contribuiscano in modo significativo alla formazione di eventi estremi come quelli osservati. Questo riscaldamento aumenta l’umidità relativa dell’aria, fornendo così “carburante” per la formazione di precipitazioni intense e prolungate. La situazione di Boris è un esempio emblematico di come specifiche configurazioni meteorologiche possano essere esacerbate da condizioni climatiche più ampie, aumentando il rischio di fenomeni meteo severi in futuro.