La perturbazione nord atlantica ha lasciato una ‘ferita’ che non si rimarginerà facilmente. Secondo le previsioni del centro di calcolo Europeo ECMWF, un vortice ciclonico sul Mar Ionio potrebbe influenzare il meteo su gran parte della Penisola nella metà della prossima settimana.
Ma di cosa stiamo parlando?
Stiamo facendo riferimento alla ‘Ionio Low‘, conosciuta anche come “depressione ionica”. Questa è una configurazione meteorologica tipica del bacino del Mediterraneo centrale, che si verifica principalmente nei mesi autunnali. Si tratta di una depressione o bassa pressione che si forma prevalentemente sul Mar Ionio, a sud dell’Italia.
La presenza di una bassa pressione genera instabilità atmosferica, causando maltempo su gran parte del sud Italia, delle isole e a volte anche del centro. Le piogge possono essere persistenti e abbondanti.
2) Temporali intensi e nubifragi:
A causa della convergenza tra l’aria calda e umida proveniente dal Mediterraneo e le correnti più fredde provenienti dall’Europa orientale o settentrionale, possono verificarsi temporali intensi. Questo può portare a nubifragi e precipitazioni abbondanti, con il rischio di alluvioni e frane nelle zone più esposte.
3) Venti forti:
La Ionio Low è spesso accompagnata da venti intensi, in particolare da Scirocco, Levante o Grecale, che colpiscono le regioni meridionali, la Sicilia ed il medio-basso versante Adriatico, provocando mareggiate sulle coste esposte.
Come si forma questa depressione?
Nel periodo autunnale, il contrasto tra le masse d’aria fredda provenienti dal nord Europa (o dall’Europa orientale) e le masse d’aria calda e umida che risalgono dal Mediterraneo si intensifica.
Queste differenze di temperatura generano un forte gradiente termico che favorisce l’instabilità atmosferica. L’aria fredda, più densa, tende a scivolare verso sud, mentre l’aria calda, più leggera, risale verso nord.
A causa del calore ancora presente nel Mar Ionio (che conserva il calore accumulato durante l’estate), l’aria sopra l’acqua è relativamente più calda e umida rispetto a quella sopra la terraferma o a quella fredda in arrivo da nord.
Questo riscaldamento genera una depressione termica locale sul Mar Ionio, che inizia a “risucchiare” le correnti più fredde e pesanti dall’Europa settentrionale o orientale, determinando condizioni di maltempo, temporali e venti forti sulle regioni Centro-Meridionali.