Il fenomeno dei Medicane nel Mar Mediterraneo
Il termine Medicane è un neologismo che deriva dalla fusione delle parole “Mediterranean” e “hurricane”. Si tratta di cicloni tropicali che prendono forma nel Mar Mediterraneo. Nonostante siano meno potenti rispetto agli uragani tropicali, i Medicane possono causare notevoli danni nelle zone costiere, soprattutto a causa dell’alta densità di popolazione e infrastrutture nelle aree interessate.
Caratteristiche dei Medicane
I Medicane si originano come sistemi di bassa pressione con caratteristiche simili a quelle dei cicloni tropicali. Si manifestano con venti forti, piogge torrenziali e mareggiate. La loro durata è inferiore a quella degli uragani tropicali a causa delle dimensioni ridotte del Mar Mediterraneo, e la loro intensità è generalmente più bassa. Tuttavia, un Medicane può rappresentare un serio pericolo per le coste esposte.
Dimensioni e durata dei Medicane
Secondo l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA), i Medicane hanno generalmente un raggio che varia tra 70 e 200 km, possono durare fino a tre giorni e percorrere tra 1.000 e 3.000 km. La loro formazione è più frequente nel Canale di Sicilia, ma possono svilupparsi anche nel Mar Ionio e nel golfo della Sirte.
Previsione della formazione dei Medicane
Una ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geo-Ambientali dell’Università Aldo Moro di Bari ha rilevato che, qualche giorno prima della formazione di questi cicloni, si verifica una diminuzione della temperatura della superficie marina. Lo studio, realizzato in collaborazione con altri enti, ha analizzato le temperature superficiali del Mediterraneo in 52 eventi di Medicane dal 1969 al 2023. Nei dieci giorni precedenti alla ciclogenesi, è stata osservata una diminuzione della temperatura della superficie del mare fino a 4 °C.
Impatto dei Medicane
Dal 2011 al 2023, come riportato dal dottor Vittorio Minio dell’INGV, almeno nove Medicane hanno colpito il Mediterraneo, causando ingenti danni e mareggiate lungo le coste di diversi paesi. Sebbene non comparabili agli uragani tropicali, i venti dei Medicane possono comunque raggiungere intensità elevate, con velocità che arrivano a 153 km/h e, in rari casi, possono superare la categoria 1 della scala Saffir-Simpson, che classifica gli uragani con venti tra 119 e 153 km/h. Tuttavia, i venti più forti degli uragani di categoria 5 possono superare 250 km/h, un valore che i Medicane non raggiungono.
Effetti del meteo sui Medicane
Si è discusso dell’influenza dei cambiamenti del meteo sulla formazione e sull’intensità dei Medicane. È noto che la climatologia di questi fenomeni è ben documentata solo dall’era satellitare, iniziata nel 1975. Tuttavia, grazie ai modelli meteorologici regionali, si è osservato che un aumento di 3 °C della temperatura del mare potrebbe favorire la formazione di veri e propri uragani nel Mediterraneo.
Previsioni future sui Medicane
Secondo le previsioni basate sui modelli meteorologici del Med-CORDEX, con un riscaldamento globale di 2 °C o più, la frequenza dei Medicane potrebbe diminuire, ma la loro intensità potrebbe aumentare. La riduzione della frequenza sarebbe dovuta a condizioni più anticicloniche, che limitano la ciclogenesi. Al contempo, l’aumento della temperatura del Mediterraneo incrementa la disponibilità di energia per i Medicane, intensificando il loro potenziale distruttivo.