Il meteo dell’inverno 2024/2025: un vortice polare debole potrebbe portare gelo estremo
Il meteo dell’imminente inverno 2024/2025 potrebbe riservare sorprese. Le caratteristiche del vortice polare in formazione suggeriscono un possibile aumento delle condizioni meteo estreme, con un rischio elevato di ondate di gelo dalla Siberia verso l’Europa e, forse, anche l’Italia. Questo rischio potrebbe essere più elevato rispetto a quanto osservato negli ultimi vent’anni, a causa di diversi fattori legati alla debolezza del vortice polare e alle anomalie meteo in corso.
Un vortice polare debole e instabile
Il vortice polare si sta sviluppando più lentamente del previsto e, secondo le previsioni meteo, potrebbe mantenersi più debole della norma anche in ottobre e oltre. Questo significa che, con un vortice polare meno stabile, le correnti fredde possono fuoriuscire più facilmente dalle regioni artiche, spostandosi verso latitudini più basse.
Un vortice polare debole porta spesso a un jet stream meno compatto, facilitando il movimento dell’aria fredda verso sud, con un aumento del rischio di ondate di freddo che potrebbero investire l’Europa. L’indebolimento del vortice polare stratosferico è particolarmente preoccupante per i mesi di gennaio e febbraio, quando queste perturbazioni potrebbero raggiungere la massima intensità.
Influenza della Siberia e delle anomalie termiche
Un altro elemento critico per il meteo dell’inverno 2024/2025 è la presenza di anomalie termiche in Siberia, dove una zona di temperature meno fredde rispetto alla norma potrebbe contribuire a creare uno squilibrio nei modelli atmosferici. Questa situazione può favorire il rilascio di aria gelida dalla Siberia verso l’Europa occidentale, con una maggiore frequenza di ondate di gelo rispetto agli ultimi vent’anni.
Le “braccia fredde” del vortice polare, ossia le estensioni di aria artica che scendono verso sud, potrebbero essere più pronunciate, portando nevicate e temperature rigide fino alle regioni meridionali dell’Europa, con possibilità che queste ondate di freddo raggiungano anche l’Italia.
Maggior rischio di gelo rispetto agli ultimi vent’anni
La combinazione di un vortice polare debole, anomalie di temperatura in Siberia, e il fenomeno di La Niña rende più probabile che il meteo dell’inverno 2024/2025 possa essere caratterizzato da un aumento di eventi estremi rispetto agli inverni più recenti. Negli ultimi vent’anni, abbiamo osservato oscillazioni stagionali meno pronunciate, ma le attuali condizioni atmosferiche suggeriscono che il prossimo inverno potrebbe portare ondate di gelo più intense e persistenti.
Se questo scenario si dovesse concretizzare, l’Europa potrebbe essere colpita da freddo estremo proveniente dalla Siberia, con temperature che potrebbero scendere bruscamente rispetto alle medie stagionali, accompagnate da nevicate abbondanti. L’Italia, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, ma anche in alcune zone del Centro e del Sud, potrebbe sperimentare un aumento degli eventi di freddo intenso, con gelo e neve a bassa quota, eventi che non si sono visti con questa intensità per molti anni.
Sudden Stratospheric Warming (SSW) e rischio di gelo
Gli eventi di riscaldamento stratosferico improvviso (SSW), che sono previsti con maggiore probabilità a causa del fenomeno di La Niña, potrebbero indebolire ulteriormente il vortice polare, aumentando la probabilità di ondate di freddo. Questi eventi, che causano un rapido riscaldamento nella stratosfera, portano spesso al collasso del vortice polare, permettendo all’aria artica di fuoriuscire dalla sua sede naturale e di dirigersi verso sud.
In particolare, se un SSW dovesse verificarsi nella seconda parte dell’inverno, i modelli meteo mostrano un’alta probabilità che la Siberia diventi una fonte significativa di gelo, con ondate di freddo che potrebbero colpire duramente l’Europa centrale e orientale. Questo potrebbe portare anche a situazioni di blocco atmosferico che prolungano il freddo, mantenendo temperature rigide e condizioni invernali estreme per periodi più lunghi.
Implicazioni per l’Italia
L’Italia, sebbene meno esposta rispetto alle regioni più settentrionali e orientali dell’Europa, potrebbe comunque essere influenzata dalle ondate di freddo provenienti dalla Siberia, soprattutto se si verificano condizioni di blocco atmosferico o un forte indebolimento del vortice polare. Le regioni del Nord Italia, in particolare, potrebbero essere più a rischio di gelo e nevicate, ma anche il Centro e il Sud Italia potrebbero essere interessati da periodi di freddo intenso, specie nelle zone interne e montane.
Le attuali previsioni meteo suggeriscono che l’inverno 2024/2025 potrebbe essere uno dei più freddi e nevosi degli ultimi vent’anni, con un significativo rischio di ondate di gelo provenienti dalla Siberia che potrebbero influenzare l’Italia e l’intera Europa.