Analisi del meteo: l’evoluzione dell’ENSO e l’impatto di La Niña
Il fenomeno ENSO-neutrale, che ha segnato il meteo nel mese di luglio 2024, sembra destinato a persistere nei mesi a venire, con una potenziale evoluzione verso La Niña tra settembre e novembre, con una probabilità del 66%. Questo fenomeno potrebbe durare durante l’inverno 2024-25 dell’emisfero settentrionale, con una probabilità del 74% tra novembre e gennaio. Le temperature della superficie marina (SST) nell’Oceano Pacifico sono rimaste vicine alla media, con alcune lievi variazioni. Nella regione del Niño-4, le SST hanno raggiunto +0,3°C, mentre in altre aree gli indici erano leggermente negativi.
Il meteo di luglio e l’espansione delle anomalie negative
Nel mese di luglio, le temperature del sottosuolo, inferiori alla media, si sono intensificate. Questo ha favorito l’espansione delle anomalie negative lungo la termoclina. Questo rafforzamento delle anomalie del vento orientale di basso livello sul Pacifico centro-orientale e orientale, insieme ai venti occidentali di alto livello sul Pacifico orientale, ha mantenuto il sistema in uno stato ENSO-neutrale.
Proiezioni future e l’arrivo di La Niña
Le proiezioni per i prossimi mesi indicano che l’indice Niño-3.4 scenderà al di sotto delle soglie di La Niña per quattro stagioni sovrapposte, da settembre-novembre 2024 fino a febbraio 2025. Nonostante il raffreddamento della SST sia stato più lento del previsto, le temperature del sottosuolo e le anomalie del vento orientale rimangono favorevoli per lo sviluppo di La Niña. La previsione suggerisce che, nonostante queste condizioni, ci sono ancora possibilità quasi uguali per un ENSO-neutrale fino a ottobre 2024.
Impatto di La Niña sul meteo in Italia
Quando consideriamo gli effetti che La Niña potrebbe avere sul meteo in Italia, è importante ricordare che l’arrivo di questo fenomeno sarà probabilmente più tardivo rispetto a quanto previsto inizialmente. Tuttavia, durante l’autunno, potremmo continuare a registrare temperature superiori alla media, con una progressiva riduzione dell’anomalia man mano che La Niña inizia a influenzare il meteo globale. In particolare, la riduzione delle temperature nel Pacifico tropicale avrà effetti anche sull’Europa, anche se è difficile prevedere con precisione l’impatto a livello locale.
La Niña e l’aumento del meteo estremo
Durante gli inverni caratterizzati da La Niña, si osserva spesso una maggiore frequenza di meteo estremo, come freddi intensi e neve in alcune aree del mondo, soprattutto nelle regioni settentrionali. Tuttavia, le condizioni variano notevolmente da un anno all’altro, ed è difficile fare previsioni a lungo termine specifiche per il Nord Italia, il Centro Italia o il Sud Italia.
Previsioni per l’inverno 2024-2025
Quello che possiamo ragionevolmente aspettarci è un inverno meno caldo rispetto a quelli recenti, come quello del 2022-2023 e del 2023-2024, che sono stati caratterizzati da temperature molto sopra la media. L’inverno 2024-2025, influenzato da La Niña, potrebbe portare a un aumento delle incursioni di aria fredda, specialmente durante i mesi di dicembre e gennaio. Questo potrebbe tradursi in temperature più rigide e forse una maggiore possibilità di neve nelle regioni settentrionali e montuose.
Monitoraggio del meteo da parte del NOAA
Le previsioni meteorologiche sono comunque sempre soggette a cambiamenti e devono essere aggiornate regolarmente. Il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) continua a monitorare attentamente le condizioni dell’ENSO e fornirà aggiornamenti frequenti. Le condizioni oceaniche e atmosferiche vengono analizzate settimanalmente, fornendo dati cruciali per la comprensione del fenomeno ENSO e delle sue implicazioni su scala globale.
Cooperazione internazionale per la comprensione dei fenomeni meteorologici
Il NOAA collabora attivamente con numerose altre istituzioni internazionali per fornire informazioni accurate e tempestive. Questa cooperazione è essenziale per comprendere meglio i fenomeni atmosferici e marini, come uragani, tornado, maree e correnti oceaniche, nonché per affrontare i cambiamenti climatici su scala globale. Gli aggiornamenti settimanali offrono un’analisi dettagliata delle condizioni climatiche in atto, permettendo di prevedere i possibili effetti su regioni come l’Europa e in particolare l’Italia.
Attesa per l’arrivo di La Niña
L’attesa per l’arrivo di La Niña sembra destinata a prolungarsi, ma l’inverno 2024-2025 potrebbe comunque risultare più freddo rispetto agli anni precedenti. Rimaniamo in attesa dei prossimi aggiornamenti per comprendere meglio l’evoluzione del fenomeno.