Il meteo e le sue sorprese: tra caldo anomalo e possibili gelate
Per il momento, mettiamo da parte la discussione sulla forte instabilità atmosferica che si prevede si diffonderà a causa della bassa pressione in formazione sull’Italia, alimentata da correnti d’aria provenienti dalla Russia e dal Mediterraneo. Questo argomento sarà trattato ampiamente nei prossimi giorni, considerando che potrebbero esserci conseguenze significative, tra cui il rischio di alluvioni improvvise.
Le conseguenze del riscaldamento del Mar Mediterraneo
Questo scenario è il risultato del riscaldamento eccezionale del Mar Mediterraneo che abbiamo sperimentato durante l’estate, causato da anomalie termiche iniziate nel settore orientale e centrale del Mediterraneo e in parte del Nord Italia già da giugno. A luglio, queste anomalie si sono estese a tutto il Mediterraneo, causando un aumento notevole della temperatura, che fatica a diminuire. Con un mare così caldo, ci aspettiamo una grande quantità di umidità disponibile.
Il ritorno dell’afa e l’estate tardiva
L’afa, che ci ha accompagnato per tutta l’estate, farà la sua ricomparsa con l’aumento della temperatura. La sentiremo di nuovo, anche se non ai livelli di giugno, luglio e agosto, che sono stati i mesi più caldi della stagione estiva. Tuttavia, anche a fine settembre e ottobre, potrebbero esserci giornate particolarmente calde. Ricordiamo che l’estate scorsa si è conclusa con un mese di ottobre straordinariamente estivo, con la prima decade caratterizzata da un’ondata di calore che ha portato le temperature fino a quasi 35 °C anche nelle regioni settentrionali.
Le previsioni per l’autunno e l’inverno
È vero che le notti sono più lunghe, il che favorisce un maggiore raffreddamento e temperature minime più sopportabili rispetto a quelle che abbiamo vissuto. Tuttavia, siamo a settembre, e ottobre sarà probabilmente il periodo in cui si manifesterà la nuova ondata di calore, con un picco atteso nella prima decade. Le temperature potrebbero salire di 5-7 °C sopra la media, facendoci percepire un ritorno dell’estate, soprattutto in confronto al forte calo termico di questi giorni.
L’estate sembrerà quindi tornare in ottobre. Si chiama estate tardiva, una condizione che abbiamo imparato a conoscere sempre più negli ultimi anni, complice il riscaldamento globale. Questo fenomeno sta prolungando la stagione estiva in tutto l’emisfero Nord, con una riduzione dell’autunno, mentre l’inverno arriva improvvisamente, talvolta con ondate di freddo a macchia di leopardo anche molto intense. Tuttavia, fino ad ora, queste ondate non hanno interessato l’Italia durante l’inverno pieno.
Il rischio di gelate invernali
Su questo punto, c’è da riflettere: finora l’Italia è stata risparmiata da ondate di freddo estremo, nonostante il contesto di riscaldamento emisferico durante l’inverno. Non è detto che il prossimo inverno non possa presentare configurazioni atmosferiche simili a quelle che stiamo osservando in questi giorni, con un fortissimo anticiclone che si rinforza dall’Islanda alla Russia artica, passando per la Scandinavia, e che porterà correnti fredde dalla Siberia verso l’Italia. Se ciò dovesse accadere durante l’inverno, avremo gelo potente, con temperature molto sotto la media e nevicate abbondanti dovute alla formazione di bassa pressione causata dall’afflusso di aria fredda instabile nel Mediterraneo. Queste depressioni si formano solitamente sul Mar Tirreno e portano a forti precipitazioni, quelle nevicate eccezionali che spesso ricordiamo come conseguenza di ondate di freddo storiche.
Le incertezze del meteo invernale
Al momento, non è possibile prevedere con certezza cosa accadrà durante la stagione invernale. Tuttavia, è importante osservare cosa sta succedendo in questi giorni, con quell’alta pressione anomala nel nord dell’Europa che, invece di portare freddo, genererà caldo in quelle regioni. Questo avverrà a causa di geopotenziali molto elevati, ovvero pressioni atmosferiche in quota altissime che tendono a comprimere l’aria nei bassi strati. In inverno, invece, la situazione è diversa: si formano alte pressioni molto potenti, soprattutto al suolo, in presenza di freddo intenso.
Il meteo attuale e le sue conseguenze
Siamo alla fine dell’estate astronomica e presto inizierà l’autunno. Attorno al nostro settore, tra le Isole Britanniche, la Francia, la Spagna orientale, l’Italia e i Balcani, le temperature sono scese sensibilmente a causa dell’irruzione di aria fredda proveniente dall’Artico che abbiamo avuto alcuni giorni fa. Questo fronte freddo porterà un maltempo piuttosto considerevole, ma colpirà solo alcune regioni. Come detto, le aree più interessate saranno quelle orientali, dove le precipitazioni persistenti potrebbero causare eventi alluvionali.
Le basse pressioni sono insidiose anche in inverno, quando possono generare grandissime nevicate, come abbiamo visto nell’Appennino meridionale, dove nevicate eccezionali possono bloccare completamente la circolazione stradale. Quest’anno, il Mar Mediterraneo è ancora molto caldo e eventuali irruzioni di aria fredda potrebbero causare nevicate eccezionali.
Il meteo e il cambiamento climatico
Abbiamo usato spesso il termine eccezionale perché il clima non è più quello di una volta. Le fluttuazioni climatiche esistono, ma il cambiamento climatico, derivante in gran parte dalle emissioni massicce di CO2, è una realtà innegabile. Negarlo sarebbe da sciocchi.
Nell’emisfero meridionale, durante la loro stagione invernale, si sono verificate irruzioni di aria fredda eccezionali, alternate a ondate di calore stratosferiche. Ciò ha portato a record di caldo mai registrati prima e a ondate di freddo straordinarie. All’inizio dell’inverno australe, il mare a sud del Sudamerica, in Patagonia, si è addirittura ghiacciato, un fenomeno che non si verificava da decenni. Questo dimostra che il freddo estremo esiste, nonostante il riscaldamento globale. La scienza lo ha ripetuto molte volte, quindi perché sottovalutarlo?
Le previsioni per il futuro
ci aspettiamo un’estate tardiva, seguita da grandi cambiamenti. Non è escluso che possa arrivare presto anche un’ondata di freddo. Infatti, i modelli matematici stagionali di quest’anno sono abbastanza imprevedibili, mostrando scenari che lasciano ipotizzare qualcosa di nuovo. L’inverno 2024-2025 è tutto da scoprire, e non possiamo ancora sapere cosa accadrà.