Un recente studio ha messo in luce l’importanza fondamentale dei robot subacquei, noti come boe Deep Argo, nel migliorare la precisione delle stime relative al riscaldamento degli oceani profondi. Questi dati, uniti a quelli storici raccolti da navi di ricerca, hanno confermato un aumento della temperatura nelle profondità marine compreso tra 0,002 e 0,004 gradi Celsius all’anno.
Greg Johnson, un oceanografo del Laboratorio Ambientale Marino del Pacifico della NOAA, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta. Il riscaldamento degli oceani è un elemento chiave del riscaldamento globale e ha un ruolo fondamentale nei cambiamenti del meteo. Questa ricerca ha permesso di ridurre le incertezze riguardo l’assorbimento di calore negli strati oceanici al di sotto dei 2000 metri, elementi cruciali per prevedere l’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi.
L’analisi dettagliata delle variazioni geografiche del riscaldamento profondo ha aperto nuove prospettive sulla circolazione meridionale globale, un elemento fondamentale per comprendere e prevedere le variazioni del meteo. Le acque più profonde vicino all’Antartide sono state identificate come una delle aree più colpite dal riscaldamento. Queste acque trasportano il calore verso nord, seguendo la cosiddetta “nastro trasportatore oceanico”. Un altro punto critico è stato rilevato nelle acque profonde vicino alla Groenlandia, dove le acque fredde che affondano dalla superficie sono diminuite a causa del riscaldamento atmosferico e dello scioglimento dei ghiacci.
Comprendere a fondo il riscaldamento degli oceani profondi è fondamentale per affinare i modelli meteorologici utilizzati per preparare la società ai cambiamenti futuri. Questi includono variazioni delle temperature oceaniche e atmosferiche, innalzamento del livello del mare, frequenza e intensità dei cicloni tropicali, e i loro impatti su umani e ambiente.
Johnson ha rivelato che le prime indicazioni di questo trend di riscaldamento nelle profondità oceaniche antartiche erano state osservate già vent’anni fa, ma la mancanza di dati rendeva le stime molto incerte. L’introduzione delle boe Deep Argo ha permesso di dimezzare queste incertezze, fornendo misurazioni più precise e frequenti fino a una profondità di 6000 metri.
Le boe Deep Argo, parte del più ampio Programma Argo supportato dal Programma Globale di Monitoraggio e Osservazione degli Oceani della NOAA, rappresentano una rivoluzione nella capacità di monitorare le variazioni oceaniche. Dal loro primo lancio nel 2014, le reti di queste boe sono state estese e implementate in diverse regioni chiave degli oceani mondiali, contribuendo a una migliore comprensione delle dinamiche oceaniche profonde e del loro impatto sul meteo globale.