Il 23 Settembre 2024, il meteo ha riservato una sorpresa inaspettata per la provincia orientale di Treviso, in Veneto. Un fenomeno meteorologico di notevole intensità, una supercella, ha preso forma nella regione, causando distruzione in diversi comuni, tra cui Motta di Livenza e Gorgo al Monticano. Questa potente tempesta ha dato origine a un tornado, un evento atmosferico che ha lasciato un segno indelebile, trasformando una pacifica giornata autunnale in un vero e proprio incubo per i residenti.
Supercelle: una minaccia in aumento
Le supercelle sono il prodotto di specifiche condizioni atmosferiche che comportano una costante rotazione di aria calda in ascesa, chiamata mesociclone. Questo tipo di tempesta si distingue per la sua durata e per la sua capacità di creare condizioni meteorologiche estreme. A differenza delle normali tempeste, che si esauriscono in 1-2 ore, le supercelle possono durare molto più a lungo e causare danni su un’area più vasta. Le supercelle, a differenza dei temporali comuni, possono generare tornado, grandine di dimensioni notevoli e piogge torrenziali.
Il meteo in Italia: non siamo al sicuro, anche se sono eventi rari a fine Settembre
Nonostante questi fenomeni siano meno frequenti in Italia rispetto agli Stati Uniti, noti per la famigerata “Tornado Alley”, non siamo immuni. I cambiamenti climatici stanno aumentando la probabilità che eventi simili si verifichino con maggiore frequenza e intensità anche nel nostro Paese. Le temperature più alte, che influenzano la quantità di energia nell’atmosfera, stanno favorendo la formazione di tempeste più potenti.
Qual è la questione?
Quello che sorprende non è tanto la cronaca dell’evento, quanto il fatto che a fine Settembre possano ancora esserci le condizioni meteorologiche adatte per lo sviluppo di questi fenomeni estremi. Sarebbe stato più logico che si verificassero dopo un lungo periodo di caldo a Luglio, o all’inizio di Agosto, con l’arrivo di aria fredda dal Nord Atlantico. Invece, è accaduto in pieno Autunno, il che indica che l’energia in gioco è ancora molto alta, anche in aree dove le temperature non sono più estive.