Il meteo e il suo impatto sul ghiacciaio Ciardoney nel 2023-2024
Nel corso del periodo invernale e primaverile tra il 2023 e il 2024, le Alpi hanno goduto di abbondanti nevicate. Tuttavia, le ondate di calore persistenti che si sono verificate tra luglio e agosto hanno avuto un impatto significativo sullo scioglimento totale del manto nevoso e sui bilanci di massa dei ghiacciai delle Alpi nord-occidentali, in particolare quelli situati in Italia.
La Società Meteorologica Italiana, Arpa Piemonte e CNR-IRPI, con il supporto del Parco Nazionale del Gran Paradiso, hanno condotto la consueta campagna di monitoraggio. I dati raccolti hanno rivelato un bilancio di massa negativo per il ghiacciaio Ciardoney durante la stagione idrologica 2023-2024.
Il ghiacciaio Ciardoney e il suo deficit
Il ghiacciaio Ciardoney, situato a 2850 metri di altitudine tra Piemonte e Valle d’Aosta, ha registrato un deficit di -1,04 metri di equivalente d’acqua. È interessante notare che circa il 30% di questa perdita è avvenuto tra settembre e ottobre 2023, a causa di un periodo prolungato di alta pressione accompagnato da temperature eccezionalmente elevate, che hanno raggiunto quote superiori ai 4000 metri.
Un lato positivo: la riduzione del fronte del ghiacciaio
Nonostante queste difficoltà, c’è un aspetto positivo: la riduzione del fronte del ghiacciaio è stata la più contenuta dell’ultimo decennio. Questo risultato è dovuto in gran parte alle abbondanti nevicate primaverili e alle temperature relativamente fresche registrate fino a metà giugno, periodo in cui sul ghiacciaio si misuravano ancora circa tre metri di neve.
Fino al 20 luglio, con un ritardo di 12 giorni rispetto alla media degli anni precedenti, il manto nevoso si è mantenuto integro presso la stazione meteorologica situata nella piana proglaciale del Ciardoney. Questo fenomeno aveva inizialmente suggerito una potenziale situazione di equilibrio tra le nevicate invernali e primaverili e lo scioglimento estivo.
Le ondate di calore estive e il loro impatto sul ghiacciaio
Tuttavia, con l’arrivo delle ondate di calore estive, il bilancio di massa ha subito una nuova inversione, determinando nuovamente una moderata perdita di ghiaccio. L’intensa fusione causata dalle elevate temperature estive ha prevalso sugli abbondanti accumuli di neve registrati fino a metà estate, vanificando in parte i benefici della copertura nevosa accumulata.
Sebbene il ghiacciaio Ciardoney abbia registrato una perdita di massa durante la stagione idrologica 2023-2024, le condizioni invernali e primaverili favorevoli hanno contribuito a contenere il suo arretramento. Tuttavia, il caldo estremo e prolungato, che si è esteso fino a quote elevate, ha dimostrato di essere un fattore cruciale nel determinare il bilancio finale del ghiacciaio, evidenziando ancora una volta l’importanza delle condizioni meteorologiche estreme sul fragile equilibrio dei ghiacciai alpini.