Il meteo e le sue sorprese: caldo estivo in pieno autunno
Non è raro che, dopo un’estate torrida e faticosa, ci si interroghi sul ritorno del bel tempo e del calore. Queste domande emergono principalmente dal Nord Italia e dalla Toscana, ma anche da altre regioni che hanno vissuto un settembre più fresco del solito, caratterizzato da piogge e temporali. Le strutture balneari hanno dovuto chiudere anticipatamente, poiché il meteo non permetteva di prolungare la stagione estiva.
Il meteo varia a seconda della regione
Nonostante siamo in autunno, non tutte le regioni italiane stanno sperimentando un meteo autunnale. Al Sud, in particolare in Sicilia, il meteo è ancora tipico della fine dell’estate. Questo non è un fenomeno nuovo, considerando le tendenze meteorologiche degli ultimi anni. Solo un anno fa, l’intera penisola era sotto l’effetto di un’ondata di calore intensa, con temperature record che superavano i 30 °C anche al Nord.
Il meteo del 2023 rispetto a quello attuale
La differenza con il meteo del 2023 è notevole, soprattutto nelle regioni settentrionali, dove le temperature faticano a raggiungere i 20 °C e scendono spesso sotto i 10 °C. I giorni di pioggia si susseguono senza sosta e le previsioni meteorologiche non sono incoraggianti: la settimana sarà caratterizzata da forti precipitazioni e maltempo, con temperature tipicamente autunnali.
Tuttavia, alcune parti dell’Italia beneficeranno di un flusso di aria calda, e le temperature non saranno affatto autunnali. Potrebbero verificarsi temporali al Centro-Sud, ma saranno brevi e forse ancora imprevedibili. Attendiamo di vedere cosa succederà, dato che i modelli matematici in questo periodo sono piuttosto incerti.
Le previsioni meteo per i prossimi giorni
Parte dell’Italia anela al ritorno del bel tempo e del caldo e si chiede quando arriverà. Quando ci sarà una pausa dalle forti piogge? Inizialmente, però, sono previste altre precipitazioni, anche piuttosto intense, considerando i volumi eccezionali previsti per i prossimi giorni. Potrebbero verificarsi allagamenti e danni in alcune località. La Protezione Civile sarà pronta a intervenire in caso di emergenze meteorologiche. Da parte nostra, non possiamo che sottolineare che in alcune zone potrebbero cadere, in tempi molto brevi, oltre 200 mm di pioggia, con picchi anche maggiori.
Sul nostro sito web abbiamo numerosi articoli che parlano del peggioramento del meteo, indicando dove e quanto potrebbe piovere. Ora, però, dedichiamo la nostra attenzione all’evento caldo, che potrebbe raggiungere il suo apice a metà ottobre, quando un anticiclone africano sospinto da un impulso d’aria fredda nell’Atlantico centrale sarà spinto verso l’Italia, dove si avranno geopotenziali altissimi. Ci troveremo nel cuore dell’alta pressione, che a questo punto sarà spinta dal Nord Africa verso l’Italia, con tutte le conseguenze del caso.
Le conseguenze dell’anticiclone africano
Generalmente, quando ciò accade, si verifica un sensibile aumento delle temperature. In alcune regioni, sempre le più esposte, si potranno raggiungere picchi estremi che, secondo le elaborazioni, supereranno i 30 °C. In Sardegna e Sicilia potrebbero addirittura toccare i 35 °C. Non parliamo, però, di temperature diffuse su tutto il territorio. I mari si stanno gradualmente raffreddando, quindi, laddove soffieranno correnti dal mare, i termometri non saliranno molto, anche se le minime rimarranno elevate con un alto tasso di umidità. I picchi massimi di temperatura si avranno nelle zone dove soffieranno correnti dall’entroterra.
Il caldo è richiesto soprattutto nelle regioni settentrionali, ma qui le notizie non sono molto positive al momento. I modelli matematici non prevedono un grande caldo, ma ci sono alcune considerazioni da fare. L’anticiclone previsto presenterà geopotenziali molto elevati, comprimendo severamente l’aria nei bassi strati, riscaldandola. Questi anticicloni, in estate, determinano le ondate di calore. Tuttavia, bisogna chiedersi se si verificheranno inversioni termiche nella Pianura Padana, che potrebbero contenere l’ondata di calore, come spesso accade ad ottobre. Non sappiamo ancora se l’alta pressione di matrice africana si espanderà anche sulle regioni del Nord Italia; se ciò dovesse accadere, le inversioni termiche si interromperanno e le temperature nella Pianura Padana potrebbero impennarsi.
Di certo, nelle regioni alpine e prealpine le temperature saranno molto miti, probabilmente superiori a quelle di alcune località pianeggianti. Tuttavia, dobbiamo attendere ancora alcuni giorni, essendo lontani circa una settimana dal periodo previsto per questo rialzo termico. Siamo in una fase meteorologica di fortissima variabilità, che rende difficile individuare con precisione quando si verificherà l’evento atmosferico di cui parliamo. Potrebbe spostarsi in avanti o anticiparsi, anche perché ci sono novità significative nell’Oceano Atlantico, di cui abbiamo parlato in altri articoli.
Il meteo e gli uragani nell’Oceano Atlantico
Un altro uragano si è formato nel pieno dell’Oceano Atlantico, e sembra seguire la stessa rotta del precedente. Non è raro che ciò accada. Nel frattempo, un altro uragano nel Golfo del Messico sta per colpire di nuovo la Florida con potenza inaudita. Tuttavia, in quelle zone, questi fenomeni sono piuttosto comuni in questo periodo dell’anno, anche se l’intensità delle ultime tempeste ha superato la violenza degli anni scorsi. Una super tempesta ha causato alluvioni in alcune aree del Nord America, dove ha sede uno dei maggiori centri di elaborazione dati del principale servizio meteorologico mondiale, quello americano, mandando in tilt migliaia di server e compromettendo la distribuzione di dati fondamentali per le previsioni meteo globali.
Il meteo e le previsioni per la fine di ottobre
Abbiamo anche qualche informazione sulla fine di ottobre, quando potrebbero verificarsi irruzioni di aria fredda. Come mai tutto questo scompiglio? Stiamo vivendo un periodo di cambiamento climatico, che determina sbalzi di temperatura e pressione atmosferica molto repentini. Per questo motivo si stanno verificando precipitazioni eccezionali, soprattutto nelle regioni settentrionali. Tenete conto che le grandi piogge che hanno colpito l’Emilia-Romagna hanno causato alluvioni anche per ragioni idrauliche e idrogeologiche, mentre quantitativi di pioggia superiori a quelli caduti in quelle zone si sono verificati in Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ma in territori meno fragili rispetto all’Emilia-Romagna.
Le previsioni meteo per le prossime piogge
Stavolta, i picchi massimi di pioggia sono attesi tra Liguria, Lombardia, Veneto e Toscana nord-occidentale. Vedremo e ne parleremo ampiamente. Queste piogge sono favorite dall’enorme quantità di umidità disponibile in atmosfera, anche per via del rilascio di aria calda e vapore acqueo dal Mar Mediterraneo, che, seppur raffreddato, presenta ancora temperature elevate.
Il caldo che seguirà non farà altro che alimentare successive ondate di maltempo. Alla fine, nulla di tutto questo è normale. Un tempo, questo periodo mite veniva chiamato “ottobrata romana”, ma oggi di ottobre ha ben poco, perché stiamo passando da un estremo all’altro. Purtroppo, in tutto questo caos meteorologico, non ci sono speranze che ottobre porti piogge abbondanti e risolutive per la siccità estrema che affligge soprattutto la Sicilia. Tuttavia, anche altre regioni italiane soffrono di un deficit pluviometrico, poiché le piogge cadute in molte località sono state brevi, e anche se benefiche per il suolo superficiale e le aree vicine alle dighe, il deficit pluviometrico è presente su tutto il Centro-Sud Italia. Le riserve idriche nelle dighe sono scarse in metà Italia.
Il meteo estremo è ormai la norma
Sarebbe auspicabile un periodo più moderato, con precipitazioni regolari e minori sbalzi di temperatura e pressione atmosferica. Ma niente di tutto questo accadrà, poiché il meteo estremo è ormai parte integrante dei nostri giorni.