Il mutamento del meteo sta subendo un’accelerazione e, parallelamente, crescono l’intensità e la devastazione portate dagli uragani. Questi eventi naturali, alimentati da acque sempre più calde, come evidenziato dagli uragani Helene e Milton nel Golfo del Messico, stanno generando precipitazioni più copiose, venti più potenti e mareggiate distruttive. Le metropoli si ritrovano sommerse e le comunità sono travolte dopo il loro transito.
In un colloquio con Peter Whiting, decano pro tempore del College of Arts and Sciences e docente di scienze terrestri, ambientali e planetarie presso la Case Western Reserve University, emergono particolari inquietanti su come il riscaldamento del pianeta stia influenzando direttamente questi eventi meteorologici estremi.
Con l’incremento delle temperature, si verifica un’evaporazione più intensa dell’acqua dalle superfici terrestri e dagli oceani, che si trasferisce in un’atmosfera più calda. Per ogni aumento di 1°C, l’atmosfera è in grado di trattenere fino al 7% in più di vapore acqueo. Questo si traduce in precipitazioni più forti quando piove, portando a inondazioni più frequenti e di maggiori dimensioni.
L’aumento della temperatura degli oceani è un altro elemento chiave che intensifica gli uragani. Questi eventi si nutrono dell’energia termica delle acque oceaniche. Man mano che l’acqua evapora dagli oceani tropicali, sale e si condensa, liberando energia che alimenta gli uragani. Un maggiore vapore acqueo, risultato delle acque più calde, fornisce ulteriore energia per potenziare gli uragani.
Inoltre, l’energia liberata dalla trasformazione del vapore acqueo in acqua liquida riscalda ulteriormente l’aria. L’aria più calda, essendo meno densa, tende a salire, riducendo la pressione atmosferica vicino al livello del mare e attirando più aria in superficie. Questo processo non solo aumenta l’energia disponibile per lo sviluppo della tempesta ma porta anche a una maggiore velocità dei venti.
Venti più potenti generano mareggiate più grandi. Gli uragani Helene e Milton hanno dimostrato come un Golfo del Messico più caldo permetta agli uragani di intensificarsi, con venti più potenti a causa della diminuzione della pressione atmosferica. Questi venti più potenti spingono una maggiore quantità d’acqua verso le coste, creando mareggiate più elevate.
Queste mareggiate sono spesso la causa principale di danni e morti lungo le coste. Gli uragani, in un’atmosfera più calda, trattenendo più acqua, provocano piogge più intense. Di conseguenza, oceani più caldi permettono agli uragani di avere venti più potenti, mareggiate più grandi e piogge più pesanti.