Il meteo cambia volto: l’anticiclone torna protagonista
L’ultima perturbazione di ottobre ha lasciato il suo segno sul nord-ovest e la Sardegna, con piogge e temporali. Tuttavia, il meteo sta subendo un rapido cambiamento in tutto il Mediterraneo. Già oggi, infatti, si osservano condizioni meteo molto più stabili in ogni angolo d’Italia, grazie al ritorno dell’anticiclone. Quest’ultimo è destinato a espandersi sempre più verso nord, fino a diventare un unico, grande campo di alta pressione dominante su gran parte dell’Europa. Questo sviluppo raggiungerà il suo apice tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre, quando tutte le perturbazioni atlantiche saranno costrette a fare un giro molto ampio per aggirare il campo anticiclonico, estendendosi addirittura fino all’Islanda.
Un’Europa divisa in due dal meteo
Queste perturbazioni atlantiche verranno deviate verso il Polo Nord per poi discendere verso la Scandinavia e la Russia europea. In pratica, il vecchio continente si troverà letteralmente diviso in due blocchi: i settori centro-occidentali dell’Europa saranno dominati dall’alta pressione, con temperature superiori alla media per gran parte della prima decade di novembre, mentre l’Europa orientale, inclusa la Scandinavia, affronterà un netto raffreddamento con frequenti perturbazioni e nevicate a basse quote.
Il meteo in Italia: tra stabilità e freddo
L’Italia si troverà potenzialmente “tra due fuochi”: il Nord Italia, le regioni centrali e il versante tirrenico risentiranno maggiormente della presenza dell’alta pressione, che garantirà tempo stabile e assenza di piogge. Al contrario, le regioni del Sud e il basso Adriatico potrebbero vivere una fase più fredda, poiché riceveranno flussi d’aria più fredda provenienti dall’Est Europa. Questo scenario potrebbe concretizzarsi tra il 4 e il 10 novembre, periodo in cui l’aria fredda potrebbe causare un netto calo delle temperature e portare qualche fenomeno sparso.
La siccità preoccupa il Sud
Al momento, non si prevedono grandi perturbazioni né da ovest né da est, motivo per cui le precipitazioni previste in Italia nei prossimi dieci giorni saranno davvero esigue. Questo quadro evidenzia un problema molto grave: nei prossimi 10-15 giorni non vi sarà alcuna possibilità di attenuare la grave siccità che affligge il Sud.