Il concetto di ora solare si basa sul movimento del sole, in cui il mezzogiorno coincide con il momento in cui il sole è al suo apice nel cielo. L’idea dell’ora legale è nata durante la Prima Guerra Mondiale con l’intento di massimizzare l’utilizzo della luce solare e ridurre il consumo di energia. Questa pratica è stata poi consolidata durante la crisi energetica degli anni ’70. Tuttavia, recenti ricerche suggeriscono che i vantaggi in termini di risparmio energetico sono trascurabili, mentre si stanno evidenziando sempre più effetti dannosi per la salute e l’ambiente.
Le conseguenze del cambio di orario, le ripercussioni economiche e ambientali e la discussione sull’ora legale permanente
La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) sostiene che il passaggio tra ora solare e ora legale può avere effetti negativi su vari aspetti della vita quotidiana. Il cambio di orario può alterare i ritmi circadiani, provocando insonnia, stanchezza e, in alcuni casi, problemi di attenzione. Molte persone faticano ad adattarsi al nuovo orario, il che può influire negativamente sulla produttività e sull’umore nei giorni successivi al cambio.
Da un punto di vista economico, l’adozione di un orario unificato durante tutto l’anno potrebbe portare vantaggi. Secondo la SIMA, mantenere l’ora legale permanente potrebbe portare a un risparmio energetico di circa 204 milioni di euro all’anno, grazie alla diminuzione del consumo di energia elettrica e alla riduzione delle emissioni di CO2, equivalenti a quelle assorbite da milioni di alberi.
Negli ultimi anni, la discussione sull’abolizione del doppio cambio di orario si è intensificata, con molti che sostengono l’adozione dell’ora legale per tutto l’anno. Oltre ai vantaggi economici e ambientali, questa soluzione ridurrebbe anche l’impatto negativo sulla salute. Attualmente, oltre 300.000 persone in Italia hanno firmato una petizione per chiedere l’abolizione del passaggio all’ora solare.
Il ritorno all’ora solare è previsto per la notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024. Alle 03:00 del mattino, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, riportando l’orario alle 02:00. Si abbandonerà, dunque, l’ora legale che adottiamo nel periodo primaverile per sfruttare al meglio le ore di luce nei mesi più calde e “allungare” le giornate. Questo cambio di orario è una tradizione consolidata in molti paesi europei, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso della luce solare durante i mesi invernali, quando le giornate sono più corte.
Per ora, il cambiamento rimane in vigore, quindi preparati a regolare gli orologi nella notte del 26 ottobre e a goderti un po’ più di luce al mattino, anche se le serate diventeranno più buie.
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