Il 2024: un anno di piogge eccezionali per il Nord Italia
Il 2024 si è distinto come uno degli anni più piovosi per il Nord Italia, caratterizzato da precipitazioni straordinarie che hanno superato di gran lunga le medie stagionali. Questo fenomeno ha causato danni significativi e alluvioni in diverse regioni. Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto sono state le aree più colpite da questa intensificazione delle piogge.
Record di piogge in Lombardia e Piemonte
In Lombardia, si sono registrati accumuli di pioggia straordinari, soprattutto nel capoluogo, Milano, dove sono caduti circa 1900 mm di pioggia da gennaio, un valore che normalmente rappresenta la media annuale. La primavera è stata particolarmente anomala, con 612 mm di pioggia solo tra marzo e giugno, un incremento del 165% rispetto alle medie storiche. Anche il Piemonte ha visto livelli di pioggia eccezionali, con le Alpi Pennine e Lepontine che hanno accumulato tra 1200 e 1300 mm di pioggia nei primi sei mesi dell’anno.
Intense precipitazioni in Liguria e Veneto
In Liguria, l’Appennino settentrionale ha sperimentato livelli di precipitazioni simili, con punte di 1300 mm. In Veneto, le Prealpi Venete hanno ricevuto fino a 1500 mm nei primi sei mesi, un accumulo che ha gravemente compromesso la stabilità dei terreni, aumentando il rischio di frane e smottamenti.
Altre aree alpine colpite dalle piogge
Le precipitazioni abbondanti hanno interessato anche altre aree alpine, come la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. Aosta e Trento sono tra i capoluoghi che hanno registrato oltre 600 mm di pioggia nel semestre iniziale del 2024. In generale, i settori alpini hanno superato quota 1000 mm di pioggia, un’anomalia che ha spinto Milano, Genova e Trento a superare gli 800 mm, confermando un trend di intensificazione delle precipitazioni.
Eventi alluvionali devastanti in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna, tuttavia, ha vissuto un 2024 particolarmente drammatico a causa di eventi alluvionali devastanti. Tra il 17 e il 19 settembre, il ciclone mediterraneo Boris ha scatenato precipitazioni superiori agli eventi alluvionali del maggio 2023, con picchi di 360 mm in alcune aree e onde di piena che hanno provocato l’esondazione di numerosi fiumi. Ulteriori danni si sono verificati con le alluvioni del 19 e 20 ottobre, che hanno colpito Bologna e comuni limitrofi, portando all’evacuazione di migliaia di persone.
Il Nord Italia sempre più vulnerabile ai fenomeni meteorologici avversi
Questi eventi estremi sottolineano la crescente vulnerabilità del Nord Italia ai fenomeni meteorologici avversi, richiedendo una maggiore preparazione e capacità di adattamento contro eventi che, secondo gli esperti, potrebbero diventare sempre più frequenti.