Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
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Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
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Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
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Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
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Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
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Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
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Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
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Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
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Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
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Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
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Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
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Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
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Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.
Il meteo di Gennaio: un mese senza pietà
Siamo già a parlare di Gennaio? Sì, lo siamo! Novembre ha mostrato un meteo caratterizzato da temperature che oscillavano e da un quasi totale dominio di condizioni miti, interrotte solo da un breve ma intenso periodo di freddo che è durato cinque giorni. Con questo bilancio, l’arrivo della stagione invernale solleva domande su cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Un inizio d’Inverno all’insegna dell’Anticiclone
Le prime previsioni per Dicembre delineano un meteo dominato dall’Anticiclone. Le analisi dei modelli meteorologici a lungo termine suggeriscono infatti una situazione di Alta Pressione persistente, che potrebbe influenzare in modo significativo le condizioni atmosferiche. Questo scenario comporterebbe temperature superiori alla media e una netta mancanza di perturbazioni.
Le tendenze per i primi due mesi invernali, Dicembre e Gennaio, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Le ricerche meteorologiche evidenziano la tendenza a una pressione atmosferica sopra la media, una configurazione che spesso si traduce in un meteo secco e relativamente mite.
Per Dicembre, si prevedono temperature con un’anomalia positiva compresa tra 0,5 e 1 °C rispetto alla norma climatica del periodo. Sebbene l’entità di questa anomalia possa sembrare contenuta, rappresenta comunque un fattore di squilibrio rispetto alle aspettative stagionali. Gennaio, secondo i modelli attuali, potrebbe confermare questa tendenza, anche se la distanza temporale rende le previsioni meno dettagliate.
Siccità invernale
Se c’è un aspetto che desta preoccupazione nelle previsioni stagionali, è quello delle precipitazioni. I modelli sembrano convergere sull’ipotesi di un Dicembre e un Gennaio caratterizzati da un deficit idrico significativo, sulla scia di quanto già osservato nei mesi precedenti. Ottobre ha registrato un surplus di piogge, ma Novembre ha segnato un’inversione di tendenza con condizioni estremamente secche.
Un’eventuale conferma di queste previsioni avrebbe conseguenze notevoli, soprattutto per le regioni montuose come le Alpi. La scarsità di neve durante l’Autunno, dovuta anche alle temperature elevate che hanno innalzato la quota delle precipitazioni nevose, potrebbe essere aggravata da un Inverno asciutto. Questo scenario comprometterebbe non solo le attività turistiche legate agli sport invernali, ma anche la disponibilità idrica a lungo termine, mettendo a rischio l’ecosistema montano, anche se comunque è piovuto tantissimo nei mesi passati.
Speriamo in qualcosa di meglio…!
Le previsioni a lungo termine si basano su analisi probabilistiche, che tengono conto di un ampio range di variabili. Piccole variazioni nei fattori climatici possono alterare gli scenari, aprendo la possibilità a condizioni meteorologiche meno statiche.
Ciò che si spera è un incremento delle perturbazioni, capace di rompere il dominio dell’Anticiclone e riportare precipitazioni più regolari, soprattutto nelle regioni montuose e magari qualche sorpresa nevosa al piano. Dicembre potrebbe ancora riservare sorprese, ma al momento il predominio dell’Alta Pressione sembra destinato a diventare protagonista del meteo invernale, almeno nella sua fase iniziale.