Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.
Previsioni meteo: un inverno in arrivo
Le previsioni meteo delineano un quadro di alternanza tra condizioni invernali e un possibile ritorno di temperature più miti, quasi primaverili. Questa oscillazione tra estremi opposti potrebbe diventare tangibile tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre.
Un’ondata di freddo artico si dirige verso il Centro-Sud
Un’ondata di aria fredda, proveniente dal cuore del Nord Europa, è prevista con particolare intensità tra il 29 novembre e il 1 dicembre, soprattutto al Centro-Sud Italia. Questo flusso di masse d’aria di origine artica causerà un notevole abbassamento delle temperature, con valori sotto la media stagionale e l’arrivo di nevicate anche a bassa quota.
Le regioni orientali della Penisola, in particolare quelle del versante Adriatico, saranno tra le più colpite. Le nevicate potranno interessare non solo l’Appennino Centro-Meridionale, ma anche altitudini di alta collina, con la quota neve stimata attorno ai 700-800 metri. Localmente, i fiocchi potrebbero cadere fino a 500 metri, specialmente in regioni come Abruzzo, Molise, Basilicata e parte della Puglia interna.
Nelle aree a quote inferiori, le precipitazioni assumeranno prevalentemente carattere di piovaschi e acquazzoni, accompagnati da episodi di gragnola. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, si verifica quando i chicchi di ghiaccio presentano un interno morbido, causato dalla presenza di aria particolarmente gelida in alta quota. Un episodio notevole di gragnola si è già verificato il 23 novembre a Bari, dove un’intensa precipitazione ha temporaneamente imbiancato il lungomare cittadino.
Temperature sotto zero e gelo notturno
Il picco del freddo è previsto tra il 30 novembre e il 1 dicembre, con minime particolarmente rigide nelle ore notturne. Nelle pianure del Nord Italia, come la Val Padana, e nelle aree interne del Centro Italia, i termometri potrebbero segnare valori inferiori agli 0 °C. In città come Bologna, Firenze e persino Roma, la colonnina potrebbe scendere a -1 °C o meno, offrendo un risveglio gelido il primo giorno di dicembre.
Anche il Sud Italia sperimenterà un calo marcato delle temperature, con freddo intenso che potrebbe protrarsi per almeno 48 ore. Questa fase rappresenterà uno dei primi veri assaggi d’inverno per tutta la Penisola.
Il ritorno del caldo africano
Subito dopo questa breve parentesi di gelo, il quadro meteo potrebbe subire un rapido cambiamento a causa dell’arrivo dell’alta pressione subtropicale. Tra il 2 e il 5 dicembre, l’influsso dell’anticiclone africano potrebbe determinare un marcato rialzo delle temperature, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori.
In questa fase, le temperature massime potrebbero superare di diversi gradi le medie del periodo. Si stimano valori fino a 20 °C in alcune località, soprattutto in Sardegna, in Toscana e nel Lazio, ma il fenomeno interesserà anche parte dell’Europa occidentale.
Questo caldo anomalo potrebbe durare fino al 6 dicembre, prima di lasciare spazio a un nuovo cambio di scenario verso condizioni più invernali. Tuttavia, l’entità e la durata di questa fase anticiclonica restano ancora incerte, rendendo fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti meteo.