Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
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La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
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Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
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Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
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La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
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L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
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Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
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La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
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Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
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La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
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Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.
Il meteo italiano sotto l’influenza dell’alta pressione
L’alta pressione continua a regnare sovrana su gran parte del territorio italiano, portando con sé nubi basse al Nord e sul Medio-Alto Tirreno, mentre il Medio-Basso Adriatico e il Sud godono di un clima soleggiato. Tuttavia, questa tregua dal maltempo non è destinata a durare a lungo: nelle prossime ore, infatti, l’alta pressione comincerà a cedere sotto l’impulso di correnti più umide e instabili provenienti da diverse direzioni.
Il primo segnale di indebolimento dell’alta pressione sarà dato da un fronte instabile proveniente da ovest, dall’Atlantico, che nelle prossime 24 ore porterà piogge e rovesci su gran parte del Nord e dell’Alto Tirreno. I rovesci si concentreranno soprattutto sulla Liguria Centro-Orientale, la Toscana, l’Appennino Emiliano e sul Triveneto. Le nevicate faranno la loro comparsa in montagna, sopra i 900-1000 metri di altitudine, principalmente sulle Alpi Centro-Orientali. Nel frattempo, qualche piovasco potrebbe comparire anche tra il Lazio e la Campania entro mercoledì sera.
Un ciclone freddo in arrivo!
Il colpo più significativo arriverà tra venerdì e domenica, quando una massa d’aria fredda e instabile proveniente dai Balcani investirà il Centro-Sud Italia, generando un ciclone stazionario ricco di maltempo. Questo ciclone porterà precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il Medio-Basso Adriatico e il Sud, accompagnate da un netto calo delle temperature.
La neve raggiunge quote basse sull’Appennino
Il crollo termico, previsto tra venerdì sera e sabato, consentirà l’arrivo di nevicate abbondanti e persistenti su tutto l’Appennino Centro-Meridionale, attorno ai 1000 metri di quota. Tuttavia, tra Abruzzo, Marche, Molise e Puglia, la quota neve potrebbe scendere fino a 600 metri, portando imbiancate anche a quote relativamente basse per il periodo.
Il Nord Italia, invece, rimarrà ai margini del maltempo. Gli ultimi fenomeni potrebbero interessare le regioni Nord-Orientali tra la tarda serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Successivamente, il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, mentre il sole tornerà a splendere su gran parte del Nord, sebbene in un contesto di clima rigido.
Il maltempo insisterà sulle regioni del Sud e del Basso Adriatico probabilmente fino al 2 dicembre. Successivamente, è attesa una generale pausa, ma già dal 3 dicembre potrebbe verificarsi un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Su questo, però, torneremo a fornire aggiornamenti nei prossimi editoriali.