Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.
Previsioni meteo: arriva l’inverno
Il meteo ci riserva delle sorprese: la neve si appresta a fare la sua apparizione a quote relativamente basse, proprio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Questa non è una previsione sensazionalistica, ma un’analisi basata sulle recenti simulazioni dei modelli meteorologici, che confermano l’arrivo di una nuova irruzione di aria fredda di origine artica sul nostro Paese.
Correnti fredde e piogge sul Centro-Sud Italia
Le fredde correnti balcaniche attraverseranno il Mar Adriatico, per poi riversarsi sul Centro-Sud Italia tra il 29 novembre e il 2 dicembre. Durante questi quattro giorni, l’aria fredda resterà confinata nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone stazionario. Sarà proprio questo ciclone a causare frequenti piogge che bagnano molte delle nostre regioni centro-meridionali.
Calo termico e neve a bassa quota
Ma non sarà solo la pioggia a caratterizzare questa ondata di maltempo. Il calo delle temperature sarà sostanziale, con valori inferiori di oltre 10 ° rispetto a quelli attuali. In pratica, verremo letteralmente catapultati in pieno inverno. Queste temperature particolarmente basse, previste tra il 29 novembre e il 2 dicembre, saranno determinanti per l’arrivo della neve a quote interessanti su tutto il versante Adriatico e in parte anche al Sud. I fiocchi bianchi potrebbero raggiungere i 500 m di altitudine sull’Appennino centrale e i 600-700 m di quota in regioni come Puglia, Campania e Basilicata.
Nevicate abbondanti sull’Appennino
Le nevicate saranno particolarmente abbondanti al di sopra dei 700 m di quota lungo l’Appennino centrale, dove potrebbero accumularsi oltre 50 cm di neve fresca durante tutta la durata del peggioramento. Nevicate consistenti sono attese anche sull’Appennino Lucano e sull’Appennino Calabrese al di sopra dei 1000 m di altitudine, con accumuli significativi.
Neve anche sul Gargano e l’Alta Murgia
I fiocchi di neve potrebbero raggiungere i 600 m di quota sul Gargano e sull’Alta Murgia, con discreti accumuli anche in queste zone. L’intensità e la durata delle precipitazioni nevose rendono questa ondata di maltempo particolarmente interessante per le regioni del Sud.
Le nevicate lungo l’Appennino potrebbero proseguire fino al 2 dicembre, dopodiché la perturbazione allenterà gradualmente la presa, favorendo un miglioramento del meteo. Tuttavia, non si esclude l’arrivo di altre perturbazioni durante la prima decade di dicembre, con nuove nevicate significative, almeno a quote montane.