Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
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Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
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Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
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Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
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Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
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Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
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La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
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Un altro ciclone in arrivo?
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Un dicembre turbolento
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Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
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Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
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Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
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Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
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Un’ondata di maltempo in arrivo
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Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.
Il meteo italiano si prepara a un periodo di turbolenza
La tregua dal maltempo che ha recentemente interessato l’Italia non sembra destinata a durare. Le previsioni meteo concordano nel prevedere un periodo di grande dinamismo e turbolenza, con condizioni meteorologiche invernali che dovrebbero caratterizzare la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Un’ondata di maltempo in arrivo
La prossima perturbazione, di chiara matrice invernale, dovrebbe fare la sua comparsa a partire dal 29 novembre, interessando principalmente il Centro-Sud del Paese. Un’irruzione di aria artica darà origine a un ciclone carico di maltempo, che porterà non solo piogge e temporali diffusi, ma anche un netto calo delle temperature e abbondanti nevicate lungo l’Appennino. Queste precipitazioni saranno fondamentali per le riserve idriche del Meridione, che negli ultimi mesi hanno sofferto a causa della siccità.
Il Nord Italia e l’alto Tirreno, invece, dovrebbero rimanere ai margini del maltempo, con qualche pioggia di passaggio prevista tra giovedì sera e le prime ore di venerdì sul Triveneto. Durante il weekend e l’inizio della prossima settimana, su queste regioni dovrebbe prevalere il sole, accompagnato da un meteo rigido, soprattutto nelle ore notturne e al mattino.
Un inizio di dicembre turbolento
Ma le sorprese non finiscono qui: sia il modello americano GFS che il modello europeo ECMWF prevedono scenari decisamente turbolenti per la prima decade di dicembre. Questa prima ondata di freddo artico potrebbe essere seguita da altre potenziali perturbazioni di origine nord-europea.
Un altro ciclone in arrivo?
Il modello americano GFS, ad esempio, prevede un’altra intensa perturbazione tra il 3 e il 6 dicembre, che potrebbe colpire in modo diretto le regioni del Nord e del Medio-Alto Tirreno. Anche in questo caso, si tratterebbe di un’irruzione fredda di stampo artico, con un ulteriore calo termico e precipitazioni abbondanti su gran parte del Centro-Nord. Lo sviluppo di un ciclone stazionario sull’alto Tirreno e sul Mar Ligure potrebbe provocare nubifragi sul Settentrione e nevicate copiose su tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale, fino a quote collinari.
Anche il modello europeo ECMWF propone scenari di maltempo estremo, ma in questo caso la seconda ondata di freddo artico potrebbe colpire il Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un altro ciclone stazionario ricco di precipitazioni abbondanti.
Un dicembre turbolento
nonostante le molte incertezze riguardo a questa presunta seconda ondata di maltempo, che seguirebbe quella ormai confermata per fine novembre/inizio dicembre, la tendenza meteo è orientata verso una prima decade di dicembre particolarmente turbolenta, che potrebbe riservare ulteriori intense ondate di freddo e maltempo.