Gelo polare in arrivo: scenari meteo assurdi per Gennaio

Antonio Brambilla
4 Min Leggere
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I primi giorni di gennaio si preannunciano segnati da un cambiamento climatico di rilievo su gran parte del continente europeo. Secondo gli ultimi modelli meteorologici, lo scacchiere barico dell’emisfero boreale subirà una profonda trasformazione. L’alta pressione polare, particolarmente forte, favorirà un significativo riversamento di aria gelida verso vaste aree dell’Europa. Questo fenomeno, di cui si avvertono i primi segnali già tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno, potrebbe portare anche sull’Italia condizioni di freddo intenso, nevicate e un abbassamento drastico delle temperature.

 

La pressione polare e il suo ruolo sul clima europeo

Le dinamiche atmosferiche previste per i primi giorni del nuovo anno saranno fortemente influenzate dall’alta pressione polare. Questo sistema barico, caratterizzato da una particolare intensità, guiderà il movimento di masse d’aria molto fredde. Queste ultime si dirigeranno inizialmente verso la Russia europea e la Scandinavia, regioni che dovranno fronteggiare un’ondata di gelo particolarmente severa.

Parallelamente, l’alta pressione delle Azzorre si espanderà verso nord, raggiungendo latitudini subpolari come la Groenlandia, l’Islanda e il Mar di Norvegia. Questo spostamento giocherà un ruolo chiave, interferendo con il vortice polare e creando le condizioni ideali per il trasporto di aria gelida verso l’Europa orientale e, in un secondo momento, verso il Mediterraneo.

 

Freddo e gelo sull’Europa orientale e le implicazioni per l’Italia

L’espansione dell’anticiclone delle Azzorre e il conseguente travaso di aria fredda verso l’Europa orientale avranno effetti significativi sul clima del nostro continente. Il freddo che colpirà inizialmente la Russia europea e la Scandinavia potrebbe propagarsi rapidamente verso ovest, investendo regioni dell’Europa centrale e arrivando a lambire anche l’Italia.

La Penisola sarà particolarmente vulnerabile nel caso in cui l’aria gelida riuscisse a spingersi nel Mediterraneo centrale, un’eventualità che i modelli matematici attualmente considerano piuttosto probabile. Questo scenario potrebbe verificarsi con maggiore intensità nei giorni a ridosso dell’Epifania, quando il gelo potrebbe portare un netto calo termico su gran parte del Paese e fenomeni di neve diffusa, anche in pianura.

 

Possibili impatti sull’Italia attorno all’Epifania

I dati più recenti indicano che tra il 5 e il 10 gennaio l’Italia potrebbe essere interessata da un’ondata di gelo tra le più intense degli ultimi anni. Le regioni del Nord Italia e del Centro Italia sembrano essere quelle più esposte a questa incursione di freddo, ma anche il Sud Italia e le Isole Maggiori potrebbero assistere a un calo significativo delle temperature.

Non si esclude la possibilità di nevicate abbondanti in pianura e, in alcuni casi, persino lungo le coste, soprattutto nelle aree esposte ai venti freddi provenienti da est. Tuttavia, le previsioni a lungo termine mantengono ancora un certo margine di incertezza, e sarà fondamentale attendere ulteriori aggiornamenti per comprendere meglio l’esatta traiettoria del gelo.

 

Un’ondata di freddo estrema, ma ancora da confermare

L’ondata di gelo prevista potrebbe rappresentare un evento climatico significativo per l’Europa e l’Italia. Sebbene i segnali attuali indichino una situazione potenzialmente severa, resta ancora da definire con precisione l’intensità del freddo e le aree che saranno maggiormente colpite. Nei prossimi giorni, gli aggiornamenti dei modelli meteorologici permetteranno di ottenere una visione più chiara, fornendo dettagli più precisi sulle temperature e sulle eventuali nevicate.

Questo scenario, che potrebbe caratterizzarsi come uno dei più rigidi degli ultimi anni, rappresenta un esempio delle complesse dinamiche atmosferiche in atto sull’emisfero boreale.

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