Il meteo e l’inizio dell’inverno meteorologico
L’inverno meteorologico ha ufficialmente preso il via, non solo secondo il calendario meteo-climatico italiano, ma anche in termini pratici. Le temperature hanno subito un drastico calo in tutto il Centro-Sud, in particolare sul versante adriatico, dove persistono nubi, precipitazioni locali e nevicate a quote di bassa montagna.
Le perturbazioni in arrivo
Nei prossimi giorni, il meteo sarà caratterizzato da ulteriori perturbazioni, che potrebbero far sembrare questo inizio di inverno meteorologico più simile a un tardo autunno. Le perturbazioni previste nei prossimi 10 giorni saranno accompagnate da aria fredda di origine nord-atlantica, non sufficiente per portare nevicate a bassa quota o temperature tipiche del pieno inverno, ma comunque in grado di garantire piogge abbondanti a bassa quota e nevicate copiose in montagna, soprattutto lungo l’Appennino.
La perturbazione tra il 4 e il 6 dicembre
La prossima perturbazione, già confermata, colpirà l’Italia tra il 4 e il 6 dicembre. Le regioni del Centro e del Sud saranno le più colpite. Si prevedono piogge abbondanti, soprattutto sul versante ionico, mentre nel resto della Penisola i fenomeni saranno più disorganizzati o del tutto assenti, come nel caso del Nord Italia. Le nevicate saranno limitate alle alte quote lungo l’Appennino centro-meridionale.
Un’altra irruzione di aria polare per l’Immacolata
Il giorno dell’Immacolata, un’altra irruzione di aria fredda polare potrebbe raggiungere il Mediterraneo. Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteo, questa massa d’aria fredda sarà più intensa della precedente, ma non abbastanza per portare nevicate a quote molto basse o in pianura. L’unica eccezione potrebbe essere la Pianura Padana, dove, proprio per l’Immacolata, potrebbero arrivare fiocchi di neve a quote molto basse, soprattutto in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. Il modello europeo ECMWF sostiene questa ipotesi, prevedendo un clima tipicamente invernale in Val Padana, dopo un periodo dominato da piogge, nebbie e freddo notturno.
Nel resto d’Italia, invece, potrebbero prevalere i venti meridionali legati al nuovo ciclone in arrivo. Le precipitazioni non mancheranno, ma le temperature rimarranno elevate, costringendo la neve a scendere solo ad altissime quote lungo l’Appennino.
Dopo l’Immacolata, le condizioni meteorologiche potrebbero cambiare sensibilmente, con l’arrivo di aria molto più fredda a quote più basse, proveniente da nord-est, ovvero dalla Scandinavia. In questa situazione, non si esclude che la neve possa raggiungere bassa quota o addirittura la pianura su diverse regioni, in particolare sul versante adriatico. Questa tendenza meteo, però, necessita di ulteriori conferme o smentite nei prossimi aggiornamenti.