L’inverno entrerà nel vivo con una serie di perturbazioni nord-atlantiche, culminando in una forte ondata di freddo durante la seconda decade di gennaio. Le condizioni meteo peggioreranno già dopo l’Epifania, ma il vero gelo potrebbe abbattersi sull’Italia e su gran parte d’Europa entro metà mese.
Mutamento dello scenario atmosferico
I principali centri meteorologici prevedono un cambiamento significativo nel quadro barico dell’emisfero boreale. L’alta pressione delle Azzorre si espanderà verso latitudini subpolari, raggiungendo la Groenlandia, l’Islanda e il Mar Glaciale Artico. Questa configurazione meteo metterà in difficoltà il vortice polare, deviando correnti gelide verso l’Europa centro-orientale.
Freddo polare sull’Italia tra il 10 e il 15 gennaio
Parte di queste correnti fredde di origine polare potrebbe interessare anche l’Italia tra il 10 e il 15 gennaio. Ci si attende un inverno rigido su mezza Europa, con temperature molto basse e nevicate a quote estremamente ridotte.
Ciclone stazionario e maltempo tra l’11 e il 15 gennaio
Un flusso d’aria fredda proveniente dai Balcani potrebbe raggiungere il Centro-Sud Italia, favorendo lo sviluppo di un ciclone stazionario. Questo sistema depressionario potrebbe insistere sul nostro territorio per diversi giorni, generando precipitazioni abbondanti, nubifragi, temporali violenti e venti sostenuti.
Le temperature scenderanno sensibilmente su tutta l’Italia, con possibili nevicate non solo in montagna, ma anche a bassa quota, soprattutto sulle regioni centrali, che sembrano essere le più colpite da queste correnti nord-orientali. Non si esclude la possibilità di neve a quote pianeggianti in Val Padana, anche se la traiettoria del ciclone nel Mediterraneo resta incerta.
