Gennaio, che fai? Il freddo scatenerà un ciclone

Andrea Ricci
3 Min tempo di lettura
dreamstime_m_16999701 - Gennaio, che fai? Il freddo scatenerà un ciclone

Gennaio sta entrando nel vivo con uno scenario meteo climatico che si preannuncia di grande interesse e complessità. L’inverno non sembra intenzionato a passare inosservato, pronto a far sentire la sua voce nonostante la temporanea presenza dell’Alta Pressione che cerca di consolidarsi nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia, il maltempo che si profila all’orizzonte potrebbe ribaltare questa apparente stabilità.

Una svolta atmosferica in arrivo

Nelle ultime ore, il flusso atlantico ha determinato un primo cambio di scenario, ma ciò che colpisce maggiormente è l’imminente irruzione fredda proveniente da nordest. Questa massa d’aria, di origine artica, sfrutterà la configurazione meridiana dell’Alta Pressione per spingersi verso il sud-sudovest, coinvolgendo direttamente anche l’Italia.

I principali modelli previsionali suggeriscono che la parte più intensa dell’aria fredda rimarrà concentrata sull’Europa orientale. Tuttavia, un vortice freddo associato a questa irruzione si muoverà verso il Mediterraneo, dando origine a un possibile ciclone mediterraneo che potrebbe formarsi tra la Sicilia e la Sardegna.

Ciclone mediterraneo: un fenomeno preoccupante

Le proiezioni indicano che i mari del Mediterraneo centrale, ancora relativamente caldi per la stagione, potrebbero amplificare i contrasti termici con l’aria fredda in arrivo. Questo scenario favorisce lo sviluppo di una struttura ciclonica particolarmente intensa, con precipitazioni abbondanti e persistenti che rischiano di colpire duramente alcune regioni.

Le aree più esposte includono i versanti ionici e le due Isole Maggiori, ma è ancora presto per definire con precisione i dettagli sulla traiettoria del ciclone. È necessario attendere ulteriori aggiornamenti per confermare la posizione esatta del minimo barico.

Precipitazioni intense e rischi connessi

I modelli a più alta risoluzione evidenziano una possibile criticità legata all’entità delle piogge. I fenomeni potrebbero assumere carattere di nubifragio, aumentando il rischio di alluvioni localizzate, specialmente sulle aree già citate. L’interazione tra l’aria fredda e le acque calde del Mediterraneo rappresenta un elemento chiave di questa dinamica.

Neve: una comparsa significativa

Oltre alla pioggia, l’irruzione artica porterà con sé anche abbondanti nevicate, attese tra domenica e lunedì. La neve dovrebbe cadere inizialmente a quote medie, ma con il calo delle temperature potrebbe raggiungere anche le aree collinari. Si prevede che le regioni settentrionali e le zone interne del centro-sud possano essere interessate da accumuli significativi.

Un gennaio all’insegna dell’instabilità

Questo gennaio si conferma come un mese estremamente dinamico dal punto di vista meteorologico, con l’Alta Pressione incapace di garantire una stabilità duratura. L’interazione tra masse d’aria di diversa origine, unita alle temperature ancora elevate del Mediterraneo, contribuisce a generare fenomeni intensi e a volte estremi.

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