La giornata del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, sarà caratterizzata da condizioni meteo estremamente dinamiche. L’arrivo di un potente ciclone proveniente dal Nord Atlantico darà il via a un’intensa fase di maltempo sull’Europa e, successivamente, sull’Italia.
Il ciclone sull’Europa e i primi impatti
L’Europa occidentale, in particolare il Regno Unito e la Francia, sarà la prima a subire gli effetti di questo sistema ciclonico, con precipitazioni abbondanti e venti forti. In queste aree, le temperature rimarranno inizialmente più miti, ma con la possibilità di un successivo calo legato all’arrivo di aria fredda.
Nord Italia: neve fino in pianura
In Nord Italia, il ciclone porterà piogge intense e la possibilità di nevicate a bassa quota, con accumuli significativi fino in pianura. In regioni come Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale, i fiocchi potrebbero raggiungere le città, creando uno scenario suggestivo ma potenzialmente problematico per la viabilità. Le temperature saranno in calo, con valori compresi tra 0°C e 4°C nelle zone pianeggianti.
Centro Italia: venti meridionali e temperature in rialzo
Nel Centro Italia, il versante tirrenico sarà esposto a venti intensi dai quadranti meridionali. Questo favorirà un temporaneo aumento delle temperature, con picchi fino a 17°C in città come Roma. Tuttavia, il passaggio del ciclone porterà precipitazioni diffuse e una notevole variabilità climatica. Verso il termine della giornata, è atteso un graduale calo termico.
Sud Italia e Isole Maggiori
Il Sud Italia e le Isole Maggiori, inclusa la Sicilia e la Sardegna, vivranno una situazione meno uniforme. Qui i venti meridionali porteranno un clima più mite, con valori massimi tra 15°C e 19°C. Tuttavia, l’instabilità sarà presente, con piogge intermittenti e, sulle aree montuose, nevicate oltre i 1200 metri.
Aria fredda in arrivo: il quadro dal 7-8 gennaio
A partire dal 7 gennaio, un drastico cambiamento interesserà l’intera Italia. L’arrivo di aria artica determinerà un calo netto delle temperature, con valori ben al di sotto delle medie stagionali. In alcune aree del Nord e del Centro, si potrebbero registrare minime vicine a -5°C.
Questa discesa di aria gelida interagirà con le correnti perturbate atlantiche, favorendo la formazione di un nuovo vortice ciclonico intorno al 9 gennaio. Questa situazione potrebbe portare a ulteriori nevicate estese, anche a quote pianeggianti, replicando scenari invernali intensi già osservati negli anni passati.
Dinamiche complesse e scenari in evoluzione
La complessità di questo sistema rende le previsioni soggette a possibili variazioni. Tuttavia, l’alternanza tra maltempo intenso, freddo rigido e nevicate sembra confermare l’arrivo di una fase meteorologica straordinaria. Per il momento, l’attenzione rimane alta, con la necessità di monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo per comprendere appieno gli sviluppi di questo quadro climatico.