Dopo un periodo di stabilità atmosferica, l’alta pressione che ha dominato l’Italia sta cedendo rapidamente, aprendo la strada a una sequenza di perturbazioni. Nei prossimi 10 giorni, almeno tre sistemi perturbati attraverseranno la penisola, con un’intensità crescente.
Le prime due perturbazioni: clima mite e piogge
Le prime due perturbazioni saranno di origine atlantica, accompagnate da venti meridionali che manterranno le temperature relativamente alte. Questi sistemi porteranno piogge diffuse su gran parte del territorio, ma senza un calo termico significativo.
La terza perturbazione: ciclone artico e freddo invernale
La terza perturbazione, prevista tra l’11 e il 15 gennaio, sarà caratterizzata dall’arrivo di una massa d’aria molto fredda di origine artica. Questa potrebbe colpire inizialmente i Balcani, per poi riversarsi sul Mediterraneo centrale, favorendo lo sviluppo di una depressione stazionaria.
- Durata stimata: Fino a 5 giorni consecutivi di maltempo.
- Origine: Aria fredda artica, con effetti pienamente invernali.
Incertezze sulla traiettoria del ciclone
Nonostante l’accordo generale tra i principali modelli meteorologici, come il GFS, permangono dubbi sulla traiettoria esatta del ciclone e sulle aree più colpite. Tuttavia, lo scenario attuale suggerisce che il Centro-Sud Italia potrebbe affrontare le conseguenze più significative.
Possibili impatti
- Precipitazioni: Stime attuali indicano oltre 100 mm di pioggia, soprattutto nelle aree montane e collinari del Centro Italia e lungo il versante adriatico.
- Nevicate: Attese abbondanti sull’Appennino centro-meridionale, con i fiocchi che potrebbero scendere a quote basse, specie nelle regioni adriatiche.
Zone maggiormente a rischio
- Centro Italia: Precipitazioni intense e nevicate a bassa quota.
- Regioni adriatiche: Piogge persistenti e neve fino a quote collinari.
- Sud Italia: Maltempo prolungato, con possibili accumuli di neve nelle aree montane.
Evoluzione da monitorare
Per una conferma sulla traiettoria del ciclone artico e sulle regioni maggiormente colpite, sarà necessario attendere i prossimi aggiornamenti. Sebbene restino alcune variabili da chiarire, l’arrivo di freddo intenso, maltempo diffuso e nevicate significative sembra ormai sempre più probabile.