Un’intensa perturbazione meteo si prepara a investire l’Italia meridionale nei prossimi giorni, con un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche, causato da una depressione in formazione sulle regioni meridionali. Questo sistema sarà accompagnato da un massiccio afflusso di aria fredda di origine nord-orientale, che determinerà un drastico calo delle temperature e nevicate fino a quote molto basse, interessando in particolare l’Abruzzo e il Molise.
Freddo intenso e neve fino in pianura
Tra domenica 11 e lunedì 13 gennaio 2025, l’arrivo di correnti gelide provenienti dai Balcani porterà condizioni pienamente invernali, con temperature che caleranno rapidamente e nevicate diffuse. In Abruzzo, il peggioramento sarà graduale: già dall’11 gennaio le prime nevicate interesseranno le aree montuose e collinari, estendendosi successivamente anche alle pianure. Le temperature, che oscilleranno tra 1°C e 4°C, scenderanno ulteriormente il 13 gennaio, quando le nevicate diventeranno più intense e le minime potrebbero toccare -1°C, portando accumuli significativi soprattutto nelle aree interne e montane.
In Molise, la situazione sarà analoga, con le aree appenniniche più esposte alle precipitazioni nevose. Qui, le condizioni rigide saranno accompagnate da venti freddi e possibili nevicate intermittenti anche a basse quote.
Previsioni specifiche per l’Abruzzo
Le precipitazioni nevose attese per l’Abruzzo varieranno in base alla posizione geografica e all’altitudine. Le zone montuose saranno, come previsto, le più colpite:
- Provincia dell’Aquila: Con un territorio prevalentemente montuoso, questa zona sarà probabilmente la più interessata dalle nevicate. L’Aquila, situata a circa 720 metri di altitudine, potrebbe registrare accumuli significativi, con valori simili alla media stagionale di circa 70 cm. Le località montane come Campo Imperatore, Ovindoli e Roccaraso sono destinate a ricevere nevicate abbondanti, con accumuli che potrebbero superare i 2 metri nelle prossime settimane.
- Provincia di Teramo: Questa provincia presenta condizioni climatiche intermedie. La città di Teramo, a 265 metri di altitudine, potrebbe registrare accumuli di neve fino a 10-15 cm nei prossimi giorni. Le zone montuose, come i Monti della Laga e il Gran Sasso, vedranno nevicate più abbondanti, paragonabili a quelle dell’area aquilana, con accumuli significativi.
- Provincia di Chieti: Qui si evidenzia una maggiore variabilità climatica. Le zone costiere, più vicine al mare, vedranno meno neve, mentre le aree collinari e interne, come quelle attorno alla Majella, saranno colpite più intensamente, con accumuli che potrebbero avvicinarsi ai valori registrati nelle aree montuose centrali dell’Abruzzo.
Disagi e impatti del maltempo
Le nevicate e il brusco calo delle temperature potrebbero generare disagi significativi, soprattutto nelle aree interne e montuose. La combinazione di neve e pioggia, in alcune zone, potrebbe complicare ulteriormente le condizioni al suolo, rendendo difficile la circolazione stradale e ferroviaria. Le basse temperature previste, unite ai venti freddi da nord-est, contribuiranno inoltre a creare condizioni di gelo durante le ore notturne.
Monitoraggio costante e aggiornamenti meteo
Data l’intensità e la variabilità della perturbazione, è essenziale un monitoraggio continuo delle condizioni meteo. Le previsioni meteo saranno soggette a variazioni, con possibili modifiche nella traiettoria della depressione e nell’intensità delle precipitazioni. L’Abruzzo, con il suo territorio eterogeneo che spazia dalle alte montagne alle colline e pianure, si prepara a vivere un evento meteorologico di grande impatto, che unisce la bellezza dei paesaggi invernali alla necessità di affrontare sfide pratiche e logistiche.