L’alta pressione abbandona il Mediterraneo
Dopo una settimana di dominio incontrastato su gran parte dell’Europa, l’alta pressione cede il passo a una serie di perturbazioni nord-atlantiche che riporteranno pioggia, neve e vento sull’Italia. Il meteo inizierà a movimentarsi a partire dall’Epifania, con un peggioramento che potrebbe culminare durante la seconda decade di gennaio.
La perturbazione dell’Epifania
Il primo cambiamento significativo avverrà proprio il 6 gennaio, quando una perturbazione raggiungerà il Nord Italia e il versante tirrenico. Le prime avvisaglie arriveranno già nella giornata di domenica, con piogge sparse su Liguria, Piemonte, alta Lombardia e alta Toscana, accompagnate da un aumento della nuvolosità su gran parte del Settentrione e del Centro.
Instabilità crescente
Durante l’Epifania, l’instabilità atmosferica sarà più marcata, portando piogge diffuse su gran parte del Nord Italia, con un coinvolgimento maggiore del Nord-Ovest, dove si assisterà all’afflusso di venti umidi e miti di Scirocco. Al Centro-Sud, invece, il meteo sarà influenzato da venti di Scirocco e Libeccio, che provocheranno un aumento significativo delle temperature.
Temperature elevate al Sud
In Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, il termometro potrebbe raggiungere e superare i 20 °C sia il 6 che il 7 gennaio, regalando un’atmosfera decisamente poco invernale. Al contrario, il Nord Italia vivrà un clima più rigido, ma con neve limitata alle Alpi sopra i 1000 metri.
Nevicate a bassa quota?
Tra la sera dell’Epifania e le prime ore di martedì 7 gennaio, alcune nevicate potrebbero fare la loro comparsa a bassa quota nel Nord-Ovest, in particolare tra le colline e le alte pianure di Piemonte, Valle d’Aosta e bassa Lombardia. Tuttavia, queste precipitazioni saranno rapide e poco consistenti.
Le piogge interesseranno anche il medio-basso versante tirrenico, il Salento, la Calabria e la Sicilia. Le condizioni meteo miglioreranno gradualmente su gran parte del Nord Italia e delle regioni centrali durante la giornata.