Il mese di Gennaio si avvia verso una fase caratterizzata da forti contrasti climatici tra il Sud Italia e le Isole Maggiori, dove si prevedono episodi di maltempo intenso, e il resto del Paese, dominato da una persistente stabilità atmosferica. Esaminiamo nel dettaglio le tendenze previste per i prossimi giorni e le prospettive per il lungo termine.
Maltempo al Sud e Isole Maggiori
Le regioni meridionali, incluse Sicilia e Sardegna, si troveranno sotto l’influenza di sistemi perturbati che porteranno condizioni di maltempo estremo. Si prevedono piogge abbondanti, venti intensi e un aumento del rischio di fenomeni come alluvioni lampo o frane nelle aree più vulnerabili. Questo quadro è reso possibile da una configurazione atmosferica che favorisce l’arrivo di correnti umide e instabili sul Mediterraneo centrale, interagendo con l’aria più fresca presente in quota.
Stabilità persistente al Nord e al Centro Italia
Al contrario, il Nord Italia e gran parte delle regioni centrali continueranno a vivere una fase di tempo secco, con cieli prevalentemente sereni e un’assenza quasi totale di precipitazioni significative. Questa condizione è mantenuta dalla presenza di un solido Anticiclone, che blocca l’avanzata delle perturbazioni. La Pianura Padana, in particolare, sarà interessata da fenomeni come nebbie fitte e un’ampia escursione termica tra il giorno e la notte.
Secondo le proiezioni attuali, questa situazione di stabilità potrebbe protrarsi ancora per diversi giorni, senza una data di conclusione visibile nei modelli meteorologici.
Temperature: andamento e anomalie previste
Da un punto di vista termico, il freddo tipico del periodo sembra essersi ritirato verso le latitudini settentrionali del continente europeo. Anche l’Est Europa, che spesso funge da “serbatoio” per le ondate di gelo verso l’Italia, è attualmente caratterizzato da un clima meno rigido. Questo scenario riduce ulteriormente le possibilità di vedere ondate di freddo o gelo intenso nel nostro Paese nel breve e medio termine.
Fino a venerdì 17 Gennaio
- Le temperature sull’intera penisola saranno in media o leggermente sotto media. Le anomalie negative non supereranno i 4°C sotto la norma.
Sabato 18 Gennaio
- Si prevede un ritiro del freddo verso le Alpi, con un conseguente rialzo termico in gran parte del Paese.
- Al Nord e nelle regioni centrali, le temperature si attesteranno prossime alla media, mentre al Sud e sulle Isole Maggiori si osserverà un aumento con valori che supereranno di 2-4°C la norma stagionale.
Terza decade di Gennaio
- Al Centro-Sud, le temperature torneranno in linea con la media stagionale, mentre il Nord Italia resterà influenzato da flussi d’aria più mite, con valori ancora sopra media di 2-4°C.
Lungo termine: gelo e freddo restano lontani
Le analisi dei principali centri meteorologici indicano che, nel lungo termine, non si intravedono segnali di gelo intenso o freddo marcato per l’Italia. È probabile che si verifichi un continuo alternarsi di fasi con temperature leggermente sotto media e periodi in cui i valori saranno sopra la norma. Tuttavia, non emergono indicazioni di cambiamenti significativi nelle configurazioni atmosferiche che possano portare a episodi di freddo rilevante.
Attenzione alle anomalie locali
Le previsioni termiche si basano in parte sull’analisi delle temperature a 850 hPa (circa 1.500 metri di altitudine). Le anomalie al livello del suolo possono differire, soprattutto nelle zone interessate da fenomeni come inversioni termiche o nebbie persistenti, che mantengono il clima più freddo rispetto alle quote superiori.
Considerazioni finali
Con il Sud Italia alle prese con un maltempo intenso e il Nord sotto l’influenza dell’Anticiclone, Gennaio continua a mostrare il suo carattere mutevole e complesso. Nonostante la relativa mitezza delle temperature in molte aree, l’inverno non sembra finito: monitorare le tendenze a lungo termine sarà fondamentale per valutare eventuali sorprese climatiche nelle settimane a venire.