Il meteo del prossimo fine settimana si preannuncia interessante, con una possibile irruzione di aria fredda diretta verso l’Italia. Le regioni del Nord Italia potrebbero essere le più colpite da un calo delle temperature, mentre il Centro-Sud sperimenterà un impatto minore. Tuttavia l’evoluzione atmosferica presenta ancora molte incognite, rendendo difficile fare previsioni definitive.
Aria fredda in arrivo: lo scenario atteso
Secondo i modelli attuali, una massa di aria fredda potrebbe dirigersi verso la Penisola Italiana. L’anticiclone sull’Oceano Atlantico si sposterà verso nord, raggiungendo la Scandinavia e dando origine alla configurazione atmosferica conosciuta come Scand+. Questo movimento favorirebbe la discesa di correnti fredde verso l’Europa meridionale. Tuttavia, le depressioni profonde presenti sul Nord Europa potrebbero spingere l’alta pressione verso sud, limitando così la portata del freddo in arrivo sull’Italia.
Le conseguenze di questa dinamica potrebbero tradursi in una modesta irruzione di aria fredda, meno intensa rispetto alle proiezioni iniziali. L’arco alpino orientale potrebbe essere l’area più interessata, con l’arrivo dell’isoterma dei -12°C a 850 hPa, mentre nel resto del Nord e nelle regioni centrali le temperature potrebbero raggiungere valori compresi tra i -4°C e i -7°C. Il Sud Italia, invece, potrebbe rimanere al di sopra dello zero termico alla stessa altitudine.
Le incertezze delle previsioni
Le attuali proiezioni meteo sono accompagnate da una significativa dose di incertezza, evidente dai modelli meteorologici, come il GFS. La mappa delle probabilità evidenzia un alto livello di divergenza nella previsione del posizionamento delle principali figure bariche, con colori gialli e rossi in Scandinavia e verdi sull’Italia, a conferma di una situazione ancora instabile.
Questo significa che la traiettoria e l’intensità dell’aria fredda sono ancora oggetto di dibattito. Rispetto alle previsioni di alcuni giorni fa, l’impatto dell’irruzione fredda appare ridotto, con un raffreddamento limitato e di breve durata. L’incertezza maggiore riguarda il Nord Italia, mentre il Centro-Sud sembra destinato a rimanere in una condizione di relativa stabilità.
Il ritorno dell’aria mite
Dopo un fine settimana caratterizzato da possibili temperature rigide, l’evoluzione atmosferica potrebbe nuovamente cambiare. Le attuali previsioni indicano che tra martedì 14 e mercoledì 15 gennaio correnti più miti torneranno a interessare la Penisola Italiana, riportando le temperature su valori più alti rispetto a quelli attesi nel fine settimana. Questa rapida inversione di tendenza rappresenta una tipica dinamica invernale, influenzata dai rapidi cambiamenti delle figure bariche europee.
Focus sulle regioni
- Nord Italia: probabile calo marcato delle temperature, specialmente sull’arco alpino e nelle pianure settentrionali, con possibili episodi di gelo moderato. Le nevicate potrebbero limitarsi alle aree montane di confine.
- Centro Italia: flessioni termiche meno significative, con un clima freddo ma non rigido. Gli Appennini potrebbero ricevere nevicate a quote medio-alte.
- Sud Italia e Isole: la perturbazione fredda dovrebbe avere un impatto ridotto. Le temperature si manterranno generalmente miti, anche se non sono escluse temporanee flessioni nelle aree interne.