Gli ultimi tre giorni di Gennaio, noti come i Giorni della Merla, sono tradizionalmente considerati i più rigidi dell’anno. Questa credenza popolare, radicata nella cultura italiana, sembra trovare una sorprendente conferma nelle proiezioni meteorologiche per il finale del mese, che delineano uno scenario dominato da aria gelida e condizioni climatiche particolarmente instabili.
Configurazioni atmosferiche: aria artica in arrivo
A livello emisferico, si stanno sviluppando dinamiche atmosferiche significative che potrebbero portare l’Italia al centro di due importanti correnti:
- Aria fredda di origine artica, in discesa dalle alte latitudini, pronta a irrompere sul Mediterraneo.
- Perturbazioni atlantiche, che potrebbero interagire con l’aria fredda, creando un mix esplosivo di instabilità climatica.
Secondo i principali modelli meteo, tra il 26 e il 27 Gennaio, venti gelidi da Nord-Est inizieranno a investire l’Italia, dando il via a una fase di freddo intenso e, in alcune aree, al ritorno della neve fino a quote basse. Questa configurazione, tipica delle ondate di gelo invernali, è coerente con la tradizione dei Giorni della Merla e sottolinea la validità meteorologica di questa credenza popolare.
Crollo delle temperature e neve a bassa quota
L’impatto dell’irruzione di aria fredda si tradurrà in un marcato abbassamento delle temperature su tutto il territorio italiano. Le regioni più esposte ai venti gelidi, in particolare quelle dell’Adriatico e del Centro-Sud, sperimenteranno un clima particolarmente rigido, con valori termici al di sotto della media stagionale.
Previsioni per le diverse aree:
- Nord Italia: Calo termico generalizzato, con possibilità di neve a bassa quota, soprattutto sulle aree orientali.
- Centro Italia: Le regioni adriatiche, come Marche, Abruzzo e Molise, saranno colpite da venti freddi e possibili nevicate fino a quote collinari.
- Sud Italia e Isole: In queste aree, le temperature crolleranno, e si attendono nevicate significative sull’Appennino meridionale e sulle zone interne di Calabria e Sicilia, fino a 500-700 metri di altitudine.
Margini di incertezza e aggiornamenti attesi
Nonostante le attuali proiezioni puntino a un finale di gennaio gelido, i meteorologi sottolineano che permangono margini di incertezza. La traiettoria esatta delle correnti fredde potrebbe subire variazioni, influenzando la distribuzione geografica e l’intensità del freddo e delle nevicate. Ulteriori aggiornamenti saranno fondamentali per confermare o ricalibrare le previsioni.
La leggenda dei Giorni della Merla: tra mito e meteo
La tradizione dei Giorni della Merla è legata a una suggestiva leggenda che spiega il piumaggio nero dei merli. Si narra che, in tempi antichi, questi uccelli avessero piume bianche. Alla fine di gennaio, convinti di aver superato l’inverno, i merli uscirono dai loro nidi per festeggiare.
L’inverno, infastidito dalla loro allegria, scatenò un’improvvisa ondata di gelo, costringendo i merli a rifugiarsi nei camini per sopravvivere. Quando il freddo si placò, le piume degli uccelli si erano annerite a causa della fuliggine, trasformandosi nel nero che oggi conosciamo.
Questa storia, tramandata di generazione in generazione, si intreccia con l’attuale previsione meteorologica, che preannuncia un finale di gennaio freddo e turbolento, proprio come vuole la tradizione.
Un finale di gennaio da brividi
Se le attuali proiezioni saranno confermate, l’Italia si appresta a vivere un finale di gennaio all’insegna del gelo, con un ritorno del vero inverno in molte regioni. Le condizioni meteorologiche estreme previste per i Giorni della Merla sottolineano ancora una volta l’affascinante legame tra tradizione popolare e scienza meteorologica, dimostrando come il clima invernale sappia sempre sorprendere con la sua imprevedibilità.